Marche, ok al prelievo in deroga di Piccione e Tortora dal collare
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Dopo aver approvato la delibera che autorizza il prelievo dello storno, la Giunta regionale delle Marche ha dato l’ok anche al prelievo in deroga di Piccione e Tortora dal collare. L’obbiettivo è lo stesso: prevenire i danni alle coltivazioni agricole causate da queste due specie.
Le modalità di prelievo
Le modalità di prelievo sono simili a quelle già previste per lo storno: si potranno cacciare Piccioni e Tortore dal collare esclusivamente con la tecnica dell’appostamento, senza l’uso di richiami vivi, entro 100 metri dai confini degli appezzamenti di cereali autunno-vernini, colture proteo-oleaginose, cereali primaverili-estivi e stoppie nei quali siano in atto sistemi dissuasivi incruenti acustici e/o visivi a protezione delle colture.
Il prelievo potrà essere effettuato nei giorni di preapertura previsti dal calendario venatorio 2020/2021 e nel periodo che va dal 20 settembre al 31 dicembre. Saranno autorizzati al prelievo solo i cacciatori che ne faranno richiesta al proprio Comune di residenza ed esclusivamente nell’ambito territoriale di residenza, salvo per chi ha scelto la forma di caccia di tipo B (caccia di appostamento fisso) nel caso l’appostamento sia al di fuori dell’ATC di residenza.
In tutto potranno essere prelevati 20 mila piccioni e 20 mila tortore, con un massimo per cacciatore di 20 capi giornalieri e 200 stagionali per il piccione e di 5 capi giornalieri e 50 stagionali per la tortora. Il prelievo potrà essere effettuato nei territori provinciali in cui si sono verificati danni nel periodo 2015-2019.
Qui il testo integrale della delibera n. 1235 della Regione Marche che autorizza il prelievo in deroga di Piccione e Tortora dal collare.