Aosta, confronto in III commissione sulla gestione venatoria
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Il 6 aprile scorso, il Consiglio Regionale della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità una mozione sulla gestione venatoria e l’esercizio della pesca che impegna il Presidente della terza Commissione a convocare il Presidente del Comitato Regionale Faunistico, il Presidente del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta, l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali, nonché dei dirigenti responsabili dell’Amministrazione regionale, per un’analisi puntuale della situazione creatasi, finalizzata ad operare le scelte più adeguate per il futuro dei settori in argomento.
Questo è solo l’ultimo episodio di una lunga querelle che, negli ultimi mesi, ha acceso gli animi dei cacciatori Valdostani. Al centro di tutta la vicenda l’attribuzione del numero di un ungulati (cervo, camoscio, capriolo) da abbattere e per la possibilità di cacciare in circoscrizioni diverse dalla propria.
In merito l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha spiegato che “l’ottica seguita per presentare alla Giunta regionale un primo documento di revisione normativa è stata quella di trovare equità tra i capi abbattuti e le risorse a disposizione sul territorio. Si è quindi optato per la scelta, suffragata anche da un parere positivo del Comitato caccia, di far pagare di più a chi prelevava di più e di meno a chi prelevava meno. A questo punto però, ha precisato l’Assessore, i rappresentanti della circoscrizione 4, sentendosi discriminati, hanno presentato le proprie dimissioni; la Giunta regionale ha ampiamente dibattuto le istanze di questi cacciatori, arrivando a valutare di consentire a tutti di cacciare almeno la media regionale di prelievi”. Infine, l’Assessore Testolin si è detto disponibile a un confronto in Commissione, impegnandosi a rimandare l’approvazione della legge, prevista nella riunione della Giunta regionale della prossima settimana.
In sede di replica, il Consigliere Alessandro Nogara, accogliendo con soddisfazione l’impegno dell’Assessore al confronto e all’approfondimento, ha comunque rappresentato perplessità per il fatto che la Giunta regionale abbia deciso di prendere una strada diversa rispetto a quanto stabilito dai tecnici, mentre il Capogruppo Albert Chatrian ha ribadito l’importanza della mozione, ricordando come in questi ultimi due anni l’86% dei cacciatori avesse condiviso un certo percorso che sembra non essere gradito alla Giunta regionale.
Fonte: www.consiglio.vda.it