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Piemonte, manifestazione dell’8 giungo. Federcaccia conferma che non ci sarà

Solo pochi giorni fa, nell’articolo dedicato alla grande manifestazione di protesta che si terrà a Tornio il prossimo 8 giugno, auspicavamo che per una volta l’associazionismo venatorio italiano potesse presentarsi unito ad un appuntamento così importante. Oggi, purtroppo, abbiamo la conferma che non sarà così.

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Federcaccia Piemonte, infatti, con un comunicato ufficiale che vi riportiamo di seguito, ha fatto sapere che intende “seguire altre modalità di confronto con l’amministrazione regionale, ma riconosce a tutti i cacciatori libertà di pensiero e di azione”.

Non resta che auspicarci che i molti cacciatori iscritti a questa Associazione il prossimo 8 giugno scendano in Piazza Castello a Torino al fianco dei proprio colleghi, non divisi da una sigla associativa, ma uniti in difesa di un’unica e grande passione, la Caccia.

Non un giorno solo, ma da sempre e per sempre in difesa della caccia

FIdC Piemonte conferma la volontà di seguire altre modalità di confronto con l’amministrazione regionale, ma riconosce a tutti i cacciatori libertà di pensiero e di azione

Fatta segno in queste ultime settimane di attacchi spesso strumentali che perseguono più interessi di bottega che quelli dei cacciatori, la Federcaccia regionale piemontese ribadisce la propria posizione in merito alla manifestazione programmata per il prossimo 8 giugno a Torino, perché convinta che anche con altre azioni da intraprendere si possano perseguire gli obbiettivi da questa prefissati, ma ribadisce anche di lasciare piena libertà di aderire a quanti fra i suoi tesserati riterranno giusto farlo.

La grande manifestazione del 10 giugno 2016, che ci ha visti in prima linea come organizzatori, ci ha insegnato che aldilà del successo dei numeri in piazza poco ha contribuito a spostare le posizioni della Regione. Anche in base a quella esperienza abbiamo deciso che la via da seguire era ed è quella di investire nella tutela dei cacciatori con ricorsi legali a salvaguardia della libertà di poter esercitare un diritto sancito dalla legge. Contrariamente a diverse associazioni che sino ad ora non hanno fatto nulla, Federcaccia Piemonte ha impegnato in questo obbiettivo tempo e risorse economiche non indifferenti. E ha ottenuto risultati tangibili, anche se continuamente contrastati dall’attuale governo regionale.

Convinti della necessità di questa linea, abbiamo già allertato i nostri legali e siamo pronti a tutelare tutti i cacciatori, non solo i nostri iscritti, se la nuova legge regionale sarà contraria o lesiva dei nostri diritti e della normativa, agendo dove si possono riportare risultati certi, ovvero nei tribunali.

Stupisce molto adesso, e dovrebbe far riflettere anche altri, che alcune componenti dell’associazionismo che ora si schierano per la manifestazione, per quattro anni di questa Amministrazione regionale non abbiamo mai partecipato con adesioni concrete alle varie azioni prodotte in difesa della caccia, forse per paura di disturbare “il manovratore” amico.

Federcaccia è una associazione basata sulla democrazia e sul rispetto di tutte le opinioni. Quindi riaffermiamo convintamente il principio di lasciare la libertà di partecipazione a tutti i nostri tesserati a iniziative come quella dell’8 giugno. Ma parimenti riteniamo che anche i nostri punti di vista meritino attenzione e rispetto.

Ritenendo complessa e complicata la possibilità di essere ascoltati da una Amministrazione sorda, Federcaccia Piemonte conferma che è e sarà sempre in prima linea nella difesa e nella promozione dell’attività venatoria. Auspichiamo che al di là della manifestazione l’iniziativa comune delle Aavv possa trovare la stessa coesione e solidarietà in atti tangibili prodotti nelle opportune sedi.

Torino 24-05 2018 – FEDERCACCIA PIEMONTE

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