Toscana

Toscana, ecco il testo definitivo del calendario venatorio 2019/2020

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La Regione Toscana ha ufficialmente pubblicato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2019/2020. Rispetto alla passata stagione non ci sono novità rilevanti. Restano tra le specie cacciabili sia la Pavoncella che il Moriglione, per cui il Ministero dell’Ambiente aveva richiesto la sospensione del prelievo.

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Nessuna novità neanche per il periodo di caccia al Colombaccio, che è stato fonte di dibattito tra CCT e Libera Caccia: la data di chiusura resta fissata al 31 gennaio, quindi niente postico al 10 febbraio come avrebbe voluto ANLC. Per la preapertura, che l’anno scorso ha causato l’anticipo della chiusura per 9 specie, c’è da aspettare ancora la specifica delibera che definirà modi e tempi.

I periodi di caccia

La stagione di caccia inizierà come di consuetudine alla terza domenica di settembre per terminare al 31 genaio 2020. Questi i principali periodi di caccia:

  • Coniglio selvatico, Merlo e Fagiano dal 15 settembre al 31 dicembre
  • Starna e Pernice rossa dal 15 settembre al 30 novembre
  • Lepre dal 15 settembre all’8 dicembre
  • Quaglia, Tortora e Combattente dal 15 settembre al 31 ottobre
  • Allodola dal 1° ottobre al 31 dicembre
  • Beccaccia dal 1° ottobre al 31 gennaio, esclusivamente in forma vagante e con l’ausilio del cane da ferma o da cerca. Dal 1° gennaio 2020 la caccia alla beccaccia è consentita solo nelle aree vocate al cinghiale e, nelle restanti aree, solo all’interno delle aree boscate (secondo la classificazione della legge regionale n. 39/2000).
  • Cesena e Tordo sassello dal 1° ottobre al 31 gennaio
  • Moretta dal 1° novembre al 31 Gennaio
  • Tordo bottaccio, Alzavola, Marzaiola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano reale, Marzaiola, Mestolone, Moriglione, Folaga, Gallinella d’acqua, Pavoncella, Porciglione, Beccaccino, Frullino, Colombaccio, Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza, Volpe e Minilepre dal 15 settembre al 31 gennaio

Cinghiale

Per quanto riguarda il cinghiale, nelle aree vocate il prelievo in braccata sarà consentito dal 1° ottobre 2019 al 31 gennaio 2020, nel rispetto dell’arco temporale di tre mesi consecutivi secondo i periodi indicati per ciascun Comprensorio:

  • AREZZO 1 e 2: dal 6 ottobre 2019 al 5 gennaio 2020
  • FIRENZE PRATO 4 e FIRENZE SUD 5: Dal 13 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020
  • GROSSETO 6 e 7: Dal 1° novembre 2019 al 31 gennaio 2020
  • LIVORNO 9 e 10: Dal 1° novembre 2019 al 31 gennaio 2020
  • LUCCA 12: Dal 1° novembre 2019 al 31 gennaio 2020
  • MASSA 13: Dal 1° ottobre 2019 al 31 dicembre 2019
  • PISA 14 e 15: Dal 1° novembre 2019 al 31 gennaio 2020
  • PISTOIA 11: Dal 1° novembre 2019 al 31 gennaio 2020
  • SIENA 3 e 8: Dal 1° novembre 2019 al 31 gennaio 2020

Nelle aree non vocate, invece, il prelievo selettivo è consentito dal 1° di gennaio al 31 dicembre di ogni anno nei tempi previsti dal Piano di prelievo approvato in data 14 gennaio 2019. Gli ATC possono riservare il prelievo selettivo sulla specie ai cacciatori di selezione iscritti alle squadre di caccia al cinghiale durante il periodo di caccia nelle aree non vocate sino a 400 metri dal confine delle aree vocate. Durante il periodo della caccia in braccata è consentito porre le poste in area non vocata sino a metri 100 oltre il limite dell’area vocata.

Inoltre nelle aree non vocate, è autorizzata la caccia in forma singola e con il metodo della girata dal 1° ottobre al 31 dicembre 2019.

Carnieri

Questi i limiti di carniere stagionali prudenziali fissati dal calendario venatorio 2019/2020:

  • Allodola, 50 capi per cacciatore, con un massimo di 10 capi al giorno
  • Codone, Quaglia e Pavoncella 25 capi per specie e per cacciatore
  • Tortora 20 capi per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno
  • Moretta, 20 capi per cacciatore
  • Moriglione, 10 capi per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno
  • Beccaccia, 20 capi per cacciatore di cui 3 al giorno,
  • Combattente e Pernice rossa, 10 capi per specie e per cacciatore
  • Starna, 5 capi per cacciatore

A questo link trovate il testo integrale del calendario venatorio.

Qui il testo integrale del calendario venatorio 2019/2020 della Toscana

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Bruno Redditi
Bruno Redditi
4 anni fa

Da quando sono state istituite le atc non è finita la caccia ma è finita la selvaggina, pensate che nel mio campo venivano catturati cinquanta fagiani il primo giorno ed altri cinquanta dal secondo giorno alla fine. Adesso con l’ATC che si occupa del rilancio per la riproduzione non c’è neanche l’ombra di una penna di fagiano. L’ATC non è altro che un sistema per tassare i cacciatori a favore di alcuni partiti che hanno fatto propaganda contro le riserve di caccia, le quali si sono organizzate con la caccia a pagamento lanciando volta per volta fagiani dei loro allevamenti in modo che neanche lungo le riserve i cacciatori vaganti possano trovare fagiani da cacciare. Io che sono sempre stato un cacciatore solitario ho smesso di andare a caccia da alcuni anni, un po’ per limiti di età ma soprattutto per mancanza di selvaggina. Il bosco è diventato il regno delle volpi, lupi, istrici e cinghiali che distruggono i piccoli allevamenti di polli, di pecore ed i campi seminati a mais ed orti di patate. Con la scusa di voler difendere il territorio e la diversità di specie è stata distrutta la selezione naturale, con i diserbanti ed altri veleni sono scomparsi i balestrucci e quasi anche le rondini, è scomparsa la passera reale ed anche la passera piccola è diminuita molto mentre sono aumentate le cornacchie e le gazze ladre ed i politici che prendono i voti degli impiegati nelle ATC.

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