Dalle Associazioni

ANLC, Stanno Rottamando anche la Scienza

Vi riportiamo il seguente comunicato stampa

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Per noi dell’Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica della ANLC non è un fulmine a ciel sereno, così come siamo convinti che neanche per l’Ufficio Avifauna Migratoria di un’altra associazione venatoria sia una novità vera e propria quanto riportato dal quotidianopiemontese.it circa le future difficoltà per la stesura dei Calendari Venatori. Ce lo aspettavamo. Anzi, secondo noi la notizia è arrivata con un po’ di ritardo.

Dopo aver preso “sberle giuridiche” negli ultimi 4/5 anni il mondo ambientalista è dovuto ricorrere in ginocchio alla “politica” al fine di fermare l’escalation di vittorie nei Tribunali italiani da parte del mondo venatorio. La cosa che ci rattrista è vedere come i “politici” siano ancora così sensibili alle fandonie che gli ambientalisti gli propinano.

Nella bozza di legge europea per il 2015, infatti, sembra essere stato introdotto un modus operandi che di fatto piega i Calendari Venatori al volere del Ministero dell’Ambiente e del Presidente del Consiglio, fregandosene delle giustificazioni giuridiche e scientifiche, come la Direttiva Comunitaria prevede. Detto in parole povere: anche se una Regione, con dati scientifici propri, dimostra che il tordo bottaccio è cacciabile sino al 31 gennaio, il Ministero dell’Ambiente prima e il Premier poi potranno annullare le delibere regionali.

Come già affermato in precedenza questa “novità” legislativa non ci coglie impreparati ma quello che ci sconvolge semmai è la facilità con cui Associazioni di categoria e Università, che negli anni hanno investito tempo, denaro e risorse umane al fine di raccogliere informazioni sempre più aggiornate, producendo relazioni riconosciute dal mondo scientifico, siano state oggetto di un vero e proprio boicottaggio che ha praticamente reso vano ogni loro sforzo.

I vari studi, che pure hanno ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e all’Estero e il pregevole lavoro sui tordi, le beccacce e le alzavole dei cari amici Carnacina, Sorrenti e Tramontana sono boicottati dal “nostro Governo”! E allora perché continuare a fare ricerca ci chiediamo! Che l’Italia sia una nazione in balia degli eventi e che è abituata a navigare a vista, è sotto gli occhi di tutti, ma mai ci saremmo aspettati dei tentativi così arbitrari e soprattutto azioni che hanno come unico fine l’annullamento della ricerca scientifica e, in particolare, di quella non in linea con il politically correct imposto dall’attuale governo.

Non riconoscere studi e risultati che la comunità scientifica ha pubblicato sulle più importati testate di settore, solo perché porterebbero verso conclusioni ben diverse da quelle fin qui adottate; l’uso quasi “privatistico” delle Direttive Comunitarie; la mancata volontà di chiudere le procedure Eu-Pilot; il disinteresse da parte di numerosi Dirigenti Pubblici verso le Università che hanno fatto ricerca ornitologica, sono solo alcune delle azioni che si sono perpetrate negli anni. Per cosa? Solo per difendere “l’operato dell’Ispra ”

Utilizzando quindi gli studi compiuti, aggiunti a quelli di Università o singole Regioni si potrebbe modificare il KC per il tordo bottaccio, la cesena e la beccaccia, eliminando in maniera definitiva ogni discussione.

E perché questo non viene fatto? La risposta è sempre la stessa: per salvaguardare l’Ispra.

Nonostante il documento ORNIS KC sia del 2001, la data del 31 gennaio è sempre stata ritenuta corretta da Ispra fino al luglio del 2010! Quindi o Ispra ha consentito la violazione della direttiva dal 2001 al giugno 2010, oppure la direttiva non è violata nemmeno adesso.

L’Associazione Nazionale Libera Caccia si è immediatamente messa in moto al fine di reperire questa bozza di legge comunitaria che per il momento non è stata vista da nessuno. L’impegno con cui ci prodigheremo una volta esaminata sarà massimo e soprattutto cercheremo di aprire canali di contatto sia a livello nazionale che europeo al fine di rigettare questo nuovo e clamoroso attacco all’attività venatoria.

Al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti chiediamo un incontro serio e, soprattutto, senza preconcetti nel quale il confronto sia aperto e ci sia la volontà di ascoltare la verità basata su scienza e legislazione.

LUfficio Stampa ANLC

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