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Addestramento cani in Fase 2, ecco le Regioni dov’è consentito

Adeguandosi al DPCM dello scorso 26 aprile, tutte le regioni italiane hanno consentito la ripresa durante fase 2 delle attività di allenamento e addestramento cani. Di seguito trovate la lista di tutte le Regioni in cui tale attività è consentita. Prima di uscire con i cani vi consigliamo di leggere attentamente le ordinanze regionali che abbiamo riportato, perché le modalità per lo svolgimento cambiano da regione a regione.

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Liguria

La Liguria è stata la prima regione ad autorizzare la ripresa delle attività di allenamento e addestramento cani, con l’ordinanza n. 22 del 26 aprile 2020. Che recita al punto n. 11 recita: “È consentito l’allenamento e addestramento cani in aree autorizzate, senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente, e comunque in totale sicurezza.”

Abruzzo

Anche l’Abruzzo con l’ordinanza n.50 del 30 aprile 2020 ha consentito la ripresa dell’allenamento e addestramento cani in aree autorizzate. Il punto 7 dell’ordinanza specifica le modalità: “senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente, e comunque in totale sicurezza”.

Marche 

Lo stesso ha fatto la Regione Marche con il Decreto n. 142 del 30 aprile 2020, che autorizza “l’allenamento e addestramento cani ai fini venatori e nei centri cinofili nelle aree autorizzate, senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente. L’attività dovrà essere svolta singolarmente, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente in tema di contenimento della diffusione del virus Covid-19”.

Emilia Romagna

Anche l’Emilia Romagna con il Decreto n. 74 del 30 aprile 2020 ha deciso per la ripesa delle attività di addestramento. Tale decreto prevede espressamente anche la riapertura della caccia di selezione.

Molise

Il Molise ha disposto per la fase 2 la ripresa delle attività di addestramento cani (e anche della caccia e della pesca) con l’Ordinanza n. 25 del 2 maggio 2020. L’articolo 2 definisce le modalità per lo svolgimento:

Lo spostamento all’interno del territorio regionale per lo svolgimento delle attività di pesca e di caccia (ivi compresa l’attività di addestramento dei cani) e il loro espletamento sono consentiti, oltre che nel pieno rispetto delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile 2020 e di tutte le disposizioni legislative e provvedimentali che ne regolano la disciplina, alle seguenti condizioni:

  1. che siano effettuati non più di una volta al giorno, nella fascia oraria compresa tra le 6,00 e le 20,00;
  2. che siano effettuati da massimo due componenti per nucleo familiare;
  3. che sia rispettato nei confronti delle altre persone il distanziamento di almeno due metri;
  4. che si utilizzino i dispositivi di protezione individuale (mascherina e guanti).

In sede di controllo da parte degli organi di polizia è fatto obbligo ai soggetti di cui al comma 1 di esibire il titolo (tesserino e/o licenza) legittimante l’esercizio delle predette attività e l’attrezzatura all’uopo necessaria.

Sardegna

Anche la Sardegna ha consentito per la fase 2 la ripresa dell’addestramento cani. Questa l’ordinanza di riferimento, n. 20 del 2 Maggio 2020, che tra le altre cose consente anche il tiro a volo e la pesca. Queste le modalità definite dall’articolo 8: “È consentito l’allenamento e l’addestramento di animali da affezione e da caccia nelle apposite aree attrezzate – incluse le zone addestramento cani (ZAC) presenti nell’isola – preferibilmente previo appuntamento e comunque nel rispetto delle regole di distanziamento fisico e con divieto di assembramento, utilizzando i percorsi secondo turni che consentano l’accesso di una persona per volta in totale sicurezza”.

Lazio

La Regione Lazio consente “l’attività di allevamento e di addestramento di animali assicurando il rispetto della
distanza di sicurezza interpersonale di un metro”. Ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. Z00035 del 24 aprile 2020, articolo 2 comma h.

Veneto

In Veneto l’Ordinanza del 3 maggio 2020 consente “l’attività motoria collegata all’addestramento di animali all’aperto”, come definito dal punto 4: E’ consentito lo svolgimento individuale o con componenti del nucleo famigliare di attività sportiva o motoria quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, camminata, corsa, ciclismo, tiro con l’arco, equitazione, tennis, golf, pesca sportiva, canottaggio, ecc.. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività, nei limiti del territorio regionale; è consentita l’attività motoria collegata all’addestramento di animali all’aperto”.

Toscana

In Toscana è “consentito ai proprietari e affidatari di cavalli e cani di provvedere individualmente al loro allenamento e addestramento, esclusivamente in maneggi o aree autorizzate per l’addestramento cani ai sensi degli articoli 24 della l.r. 3/1994, 26 comma 3 e 34 comma 3 del DPGR 48/R/2017 , all’interno del territorio della Regione Toscana, con obbligo di rientro in giornata presso la propria abitazione”. Ordinanza n. 50 del 3 maggio 2020, punto 7.

Friuli Venezia Giulia

Anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha consentito l’addestramento cani e la caccia di selezione. L’ordinanza di riferimento è la n. 12/PC. Il punto 17 consente “la pratica della caccia di selezione esercitata individualmente” e il punto 20 consente “ai proprietari e affidatari, nel rispetto della normativa vigente, l’allevamento, l’allenamento e l’addestramento di animali”.

Lombardia

Anche la Lombardia si è aggiunta alla lista delle Regioni in cui sono consentite le attività di allenamento e addestramento cani. Queste le modalità, definite dall’ordinanza n. 539 del 3 maggio 2020: solo in “aree specificamente attrezzate, in forma individuale da parte dei proprietari degli animali assicurando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Umbria

In Umbria non è stata approvata un’ordinanza per autorizzare le attività di addestramento cani, ma l’assessore Morroni ha precisato che “con riguardo alle disposizioni stabilite dal Governo in materia di svolgimento individuale di attività sportiva o attività motoria all’aperto che è consentita l’attività di addestramento cani svolta nelle Zone Addestramento Cani (ZAC); è altresì consentito praticare equitazione, anche all’interno di maneggi. Si ribadisce che il tutto deve avvenire nel più assoluto rispetto delle regole di distanziamento sociale e del divieto di assembramento”

Piemonte

In Piemonte con l’ordinanza n. 50 – 2 maggio 2020 sono state tolte le limitazioni imposte con la precedente ordinanza (DPGR 36 del 6 aprile 2020) relativamente allo spostamento degli animali da compagnia. Quindi è consentito l’allenamento e addestramento cani nei centri cinofili nelle aree autorizzate, senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente.

Come spiegato dalla regione, l’attività dovrà essere svolta singolarmente, unitamente ai cani da addestrare, secondo una turnazione di utilizzo delle Zone di addestramento e allenamento cani e senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente in tema di contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Inoltre, in Piemonte possono riprendere anche le attività di censimento della fauna, in forma individuale o al massimo di due persone.

Campania

In Campania l’attività di addestramento cani, come tutte le altre attività sportive individuali di tipo amatoriale, possono essere praticate fino al 10 maggio solamente nella fascia oraria 6,00-8,30. Qui il Chiarimento n. 25 del 04/05/2020.

Puglia

Anche la Puglia si aggiunge alla lista delle regioni in cui è consentito l’addestramento cani in fase 2. L’ordinanza di riferimento è la numero 221, che prevede “sino al 17 maggio 2020, ai proprietari e affidatari di cavalli e cani, di provvedere individualmente al loro allenamento e addestramento, esclusivamente in maneggi o zone autorizzate per l’addestramento, all’interno del territorio della Regione Puglia, nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19 e assicurando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Trento e Bolzano

Le due provincie autonome di Trento e Bolzano non autorizzano espressamente l’addestramento e l’allenamento cani, ma consentono di svolgere “tutte le attività finalizzate ad evitare un pregiudizio alla salute di detti animali dovuto alla mancanza di cura o attività motoria”. Ad una prima lettura l’allenamento cani potrebbe rientrare in queste attività. Queste le normative di riferimento Trento e Bolzano.

Basilicata

Con il chiarimento n.6 dell’8 maggio 2020 la Regione ha fornito alcune precisazioni sui contenuti dell’Ordinanza del 3 maggio 2020 relativa alle attività consentite in fase 2. In particolare, riferendosi all’art 1, comma 1, lett. D) che consente l’attività sportiva e motoria in luogo aperto, il chiarimento ha precisato che “è consentito l’allenamento e l’addestramento dei cani, all’interno di aree autorizzate, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri (DPCM 26 aprile 2020, art 1, comma 1, let. F) e del divieto di assembramento in occasione della preparazione, esecuzione e conclusione di tali attività”.

Calabria

Con l’ordinanza n.41 del 9 maggio 2020 anche la Calabria ha consentito lo svolgimento delle attività di addestramento e allenamento cani.

Queste le modalità definite dal punto 4 dell’ordinanza: “esclusivamente nei centri cinofili presso le aziende autorizzate, a condizione che l’attività venga svolta singolarmente, unitamente ai cani da addestrare, secondo una turnazione di utilizzo delle Zone di Addestramento e Allenamento cani (ZAC/AFV/AATV) e senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento interpersonale e della normativa vigente in tema di contenimento della diffusione del virus COVID-19”.

Sicilia

Con la nota numero 31446 del 15/05/2020 l’assessorato di competenza ha chiarito che in Sicilia è consito l’addestramento e l’allenamento cani, sempre con “il rigoroso rispetto di tutte le misure richiamate dalla normativa nazionale e regionale in materia di sanificazione, di distanziamento interpersonale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e di sicurezza (mascherine, guanti, ecc.)”.

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nanni Rabbò
nanni Rabbò
3 anni fa

In considerazione che giustamente si paga lo stesso contributo in tutto lo stesso territorio nazionale, per quale motivo non si applica una legge sulla caccia uguale in tutto il territorio nazionale ? Perchè non si può praticare la caccia tutti i giorni della settimana, come fanno in tutti i paesi europei e mondiali ? Perchè si applica solo da noi un massimo di capi abbattuti peraltro molto limitato specialmente per la migratoria? si sente parlare sempre di “libertà” ma così, non è libertà . Perchè sono sempre più tanti i cacciatori che si recano all’estero? Si parla sempre di europa unita, ma non siamo neanche uniti da regione a regione, che vergogna! Mi chiedo : ma saremo i più furbi e intelligenti o i più scemi ed ignoranti ? Siamo proprio contenti di portare soldi all’estero? Per quanto riguardo gli anti caccia, comprendo la loro contrarietà dell’attività venatoria, infatti fanno bene a non andare a caccia, ma devono lasciare la libertà a chi ci vuole andare! cordiali saluti da un cacciatore che non uccide ,caccia!!!!!!!!!

Recchia mario
Recchia mario
3 anni fa

in Puglia ancora niente

Federica
Federica
3 anni fa

È possibile capire se in Veneto è consentito aprire i campi di addestramento?

Massimo
Massimo
3 anni fa

Nel Lazio quando avverrà questo miracolo

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