Dalle Associazioni

Associazione venatoria unica, ANUU e Arci Caccia discutono sulle modalità per crearla

Federare nuovamente le associazioni vincolandole a stare insieme o costituire da subito una nuova associazione unitaria? Su questi temi hanno dibattuto i presidenti nazionali Castellani e Fassini

Nelle ultime settimane i presidenti di Arci Caccia e ANUU Migratoristi sono tornati a confrontarsi sulla necessità di costituire un’associazione venatoria unica e sulle iniziative da intraprendere per arrivare a questo importante risultato.

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Il punto sull’unità venatoria

Dopo l’apertura d’inizio ottobre con cui Federcaccia ha proposto di avviare la fase costituente dell’associazione venatoria unica, si sta accendendo il dibattito (per ora solo a colpi di comunicati) sulle modalità, sui tempi e sulla necessità di crearla. La scorsa settimana Piergiorgio Fassini, presidente Arci Caccia, ha invitato gli altri presidenti nazionali a concordare i contenuti dei servizi assicurativi e le quote sociali di adesione. “Una prima visibile positiva novità che appagherà parzialmente quella speranza di maggiore fratellanza che la “base” ha voglia di vivere” e un modo concreto per “superare l’handicap che deriva da rapporti esageratamente concorrenziali che sviliscono l’adesione alle associazioni”, spiegava Fassini la scorsa settimana.

La posizione di ANUU

A tale invito ha replicato pochi giorni fa Marco Castellani, presidente di ANUU, che pur apprezzando l’approccio “positivo e propositivo” della proposta ritiene difficile – se non impossibile – metterla in atto finché rimarrà “l’attuale frammentazione associativa e, di conseguenza, l’attuale frammentazione contrattuale nei rapporti con le diverse Compagnie assicurative”.

Per Castellaniil tempo di tergiversare è finitoed è “assolutamente necessario avviare con estrema urgenza una vera fase costituente per giungere ad un unico nuovo soggetto unitario che rappresenti sotto lo stesso tetto e con la stessa dignità tutti i cacciatori italiani, avendo a cuore, nello stesso modo, tutte le forme di caccia che devono godere di uguale attenzione e considerazione, dalle cacce tradizionali alla migratoria alle cacce ai grandi ungulati”. 

Una fase costituente che, per il presidente ANUU, non deve essere calata dall’alto, ma portata in discussione sul territorioper essere spiegata, conosciuta, capita e assimilata e quindi assecondata e non ostacolata per stupide paure, vecchi rancori o ingiustificabili egoismi che qualche nostro Dirigente territoriale ancora può nutrire al riguardo a causa di brutte esperienze del passato”.

“Ogni altro passo verso maggiori coordinamenti o uniformità di servizi – secondo Castellani – sarebbe solo altro tempo perso“. A questo link potete leggere la risposta integrale.

La replica del presidente Arci Caccia

Fassini ha replicato al collega chiarendo che l’obbiettivo è comune, “il fine è quello di arrivare ad una sola associazione, non abbiamo alcun dubbio”, e motivando la sua proposta.

Secondo il presidente Arci Caccia ci vorrà tempo per realizzare il percorso partecipativo dal basso che viene richiesto giustamente dal Presidente Castellani, ed occorre avviarlo quanto prima”. Nel frattempo, è necessario dare i giusti segnali ai cacciatori “mettendo in campo tutte quelle iniziative unitarie immediatamente cantierabili che possono, comunque, avviarci sulla strada dell’unità”. Come esempi Fassini porta la polizza unitaria, una rete integrata di servizi e attività sportive, e la comunicazione congiunta già attiva nella Cabina di Regia, che “annullerebbero di fatto la concorrenza sul tesseramento, il momento più divisivo nei rapporti tra le associazioni”.

Federare le associazioni nazionali riconosciute, vincolandole a lavorare insieme, su finalità e servizi comuni, senza farsi la guerra. È questa l’idea di Fassini, “una proposta realizzabile nell’immediato” su cui il presidente Arci Caccia aspetta di conoscere le opinioni degli altri Presidenti Nazionali, così come tutti i cacciatori italiani, del resto.

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Riccardo franchetti
Riccardo franchetti
3 anni fa

Bravo Giovanni! Io scrivo da Siena, qua da anni ormai stanno salvaguardando solo le squadre dei cinghiali solo xche gli portano qualche voto!

Giovanni vindigni
Giovanni vindigni
3 anni fa

Ad oggi tutte le associazioni escluso in qualche regione hanno dimostrato di avere interesse solo ed esclusivamente economico basta pensare che in Sicilia hanno chiuso la caccia al coniglio per la mancanza dei censimenti tra parentesi in Sicilia dicasi caccia al coniglio ,in realtà cultura affondata nelle nostre radici fin dai tempi più remoti da buon cacciatore vi auguro buon lavoro

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