Dalle Associazioni

Buconi eletto nuovo presidente nazionale della Federcaccia

“Rispettati e non più tollerati. O peggio”. Così dovranno essere i cacciatori di domani per il nuovo Consiglio di presidenza di Federcaccia eletto sabato scorso dall’assemblea elettiva dell’associazione. Un passaggio formale, visto che la lista eletta era anche l’unica presentata e sottoscritta a larghissima maggioranza.

Pubblicità
 

Massimo Buconi nuovo presidente

Massimo Buconi, vicepresidente uscente, è stato così investito del ruolo di presidente nazionale fra gli applausi dei presenti, giunti nella capitale da tutte le province d’Italia per esprimersi in rappresentanza dei quasi 300 mila tesserati Federcaccia.

Conosciamo meglio il nuovo presidente di Federcccia: Massimo Buconi nasce nel 1958 a Todi, in provincia di Perugia, dove tutt’ora risiede con la moglie e due figli. Si dedica sin da giovanissimo all’attività sindacale, giungendo a ricoprire il ruolo di segretario generale CGIL di zona dal 1979 al 1985, per poi scegliere di impegnarsi a tempo pieno nella vita politica umbra. Eletto Sindaco di Todi – il più giovane d’Italia di quegli anni – riveste la carica dal 1985 al 1994 per diventare l’anno successivo Consigliere provinciale di Perugia, incarico che mantiene fino al 1999. In quell’anno viene nominato, sempre a Perugia, Assessore provinciale viabilità scuole polizia caccia e pesca, incarico che mantiene fino al 2009. Dal 2004 siede in Regione Umbria con il ruolo di consigliere regionale, nominato presidente della Commissione sanità sociale istruzione formazione caccia e pesca, incarico che regge fino al 2015.

Parallelamente porta avanti il suo impegno come dirigente venatorio della Federazione Italiana della Caccia, partendo dall’incarico di presidente della sezione comunale della sua città per poi essere chiamato a far parte del Consiglio regionale dell’Umbria e nel Consiglio nazionale sotto la presidenza di Fausto Prosperini. Dal 2009 ad oggi ha ricoperto per due mandati la carica di vice presidente nazionale con la presidenza Dall’Olio.

Come cacciatore esercita la sua passione sul campo dedicandosi alla penna, sia da appostamento che col cane da cerca, al cinghiale in squadra e praticando la caccia a cervidi e bovidi, strenuo assertore del motto che la caccia va praticata e non solo… predicata.

Il commento di Buconi

Queste le prime parole di Buconi da neo-presidente:

Il mio primo pensiero va a quanti con il loro impegno e lavoro hanno portato Federcaccia ad essere la grande associazione che è oggi. E fra questi al primo posto metto tutti i nostri presidenti comunali, che operano sul territorio mettendo silenziosamente e spesso in modo misconosciuto tutte le loro energie al servizio sì, della nostra bandiera, ma soprattutto della caccia e dei cacciatori. A loro va il mio sentito e sincero: Grazie!
Un grazie che rivolgo anche a tutti voi presidenti provinciali presenti qui oggi e quanti hanno riposto la loro fiducia in me e nella squadra che mi accompagnerà nel non facile compito che ci attende nei prossimi anni. Come già avevo avuto modo di dire al momento di presentare la mia candidatura, è intenzione mia e di questo Consiglio approfondire e proseguire alcune linee tracciate dal mio predecessore Gian Luca Dall’Olio, e il cui disegno mi aveva visto convintamente partecipe.
Parliamo di dare sempre maggior spazio alla ricerca scientifica finalizzata al sostegno di una pratica venatoria sostenibile e rispettosa della biodiversità, strumento di una gestione che valorizzi e tuteli il nostro patrimonio naturalistico; riorganizzare la struttura della Federcaccia a tutti i livelli secondo principi manageriali di efficienza, contribuendo alla formazione di una nuova classe di dirigenti venatori, non solo giovani, ma maggiormente preparati, in grado di tutelare i cacciatori su tutto il territorio e promuovere la caccia nella società. Un modo anche per tornare ad attirare giovani nelle nostre fila. Un approccio proattivo, presso le Istituzioni nazionali ed europee, fatto anche di dialogo aperto, ma senza cedimenti o fraintendimenti, con chiunque si occupi di ambiente senza prevenzioni ideologiche e con tutte le altre Associazioni venatorie… Con loro dovremo affrontare il tema imprescindibile dell’unità del mondo venatorio. Federcaccia metterà in campo una proposta intelligente e generosa, che auspichiamo nessuno confonda per remissività o arrendevolezza nella difesa della nostra identità a tutti i livelli. Un confronto particolare e su nuove basi poi, sarà aperto con il mondo agricolo e i suoi rappresentanti”.

Il Consiglio di Presidenza

Assieme a Massimo Buconi sono stati eletti i 3 candidati vicepresidentiMauro Cavallari, lombardo; Moreno Periccioli, toscano; Giuseppe Giordano, calabrese – e 5 consiglieri: Mario Basile, Puglia; Andrea Ferrara, Campania; Stefano Merighi, Emilia Romagna; Oscar Stella, Veneto; Edmondo Vivoli, Lazio. Di seguito una breve biografia dei componenti dell’ufficio di presidenza.

Vice-presidenti

Mauro Cavallari, nato a Brescia nel 1963, sposato e con tre figli, vive in Lombardia. Laureato in Matematica Fisica e Scienze Naturali presso l’Università Cattolica è dirigente d’azienda.

Federcacciatore sin dalla prima licenza di caccia conseguita, dopo aver ricoperto la carica di presidente di sezione comunale a Ramedello Sopra ed essere stato consigliere provinciale Federcaccia di Brescia, ha successivamente guidato come presidente regionale Federcaccia Lombardia per tre mandati, nell’ultimo dei quali è stato anche membro dell’Ufficio di presidenza nazionale.

Con la caccia alla migratoria da sempre nel cuore, oggi pratica maggiormente la caccia alla selvaggina stanziale da penna, con il suo amato springer Kiro.

Moreno Periccioli, classe 1953, sposato e con due figlie, vive e risiede a Siena. Inizia la sua carriera come dirigente dell’Alleanza Contadina nel 1975 e in seguito della Confcoltivatori, di cui diviene presidente provinciale di Siena nel 1979, incarico che mantiene fino al 1983. Nel 1980 viene eletto consigliere provinciale alla provincia di Siena; viene rieletto nella stessa carica alle successive elezioni amministrative del 1985 e rimane in carica fino alla fine del mandato.

Nel 1990 è eletto al Consiglio regionale della Toscana, vicepresidente della Commissione speciale per la programmazione. Nel gennaio del 1992 è nominato assessore regionale con la delega a vari settori fra i quali gli Affari generali e legali, Personale, Lavoro, Ambiente. Alle elezioni regionali del 1995 viene eletto per la seconda volta consigliere regionale e gli viene affidata la delega ai settori Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca. Altri incarichi ricoperti nella sua carriera quello di presidente dell’Assicoop di Siena Spa e di amministratore dell’Azienda Regionale Agricola di Alberese.

Iscritto a Federcaccia fin dalla prima licenza, nel 2006 viene eletto nel Consiglio regionale della Federcaccia Toscana, diventando presidente regionale tre anni dopo e fino all’11 maggio scorso. È un appassionato cacciatore cinofilo.

Giuseppe Giordano, classe 1972, vive e risiede a Reggio Calabria. Geometra libero professionista, titolare di un avviato studio professionale, inizia l’attività nel 1991, successivamente consegue la laurea triennale in Ingegneria Civile.

Nella tornata elettorale del maggio 2006, viene eletto consigliere dell’ Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria (oggi Città Metropolitana) e il 31 luglio dello stesso anno il Consiglio Provinciale lo elegge all’unanimità alla carica di Presidente, funzione che svolge per tutta la durata della legislatura. Nel 2008, entra quale componente, nel Coordinamento Nazionale dei Presidenti dei Consigli presso l’Unione delle Province d’Italia, e nel 2010 viene eletto alla carica di presidente, funzione che svolge fino al 2011. Nella tornata elettorale del marzo 2010, viene eletto consigliere regionale della Calabria, per la IX Legislatura, divenendo componente delle Commissioni Sanità, per la lotta al fenomeno della ’ndrangheta e presso la Consulta per la Cooperazione Sociale. È promotore di numerose iniziative legislative, su varie materie di notevole interesse della comunità

Iscritto a Federcaccia fin dalla prima licenza, dal 1993 al 2018 è stato ininterrottamente vice presidente della sezione comunale di Gallico, dal 2004 fino ad oggi è consigliere provinciale della sezione di Reggio Calabria, nel 2014 è stato eletto consigliere regionale di Federcaccia Calabria, divenendo nel 2017 presidente regionale. Presiede in Calabria il Coordinamento delle 7 Associazioni Venatorie riconosciute. È un appassionato cacciatore di acquatici.

Consiglieri di Presidenza

Mario Basile, nato a Lesina (FG) nel 1965, sposato e con due figli, svolge la propria attività di avvocato e imprenditore a Lesina, dove è stato assessore con delega alla caccia.

Iscritto alla Federazione Italiana della Caccia fin dalla sua prima licenza, ricoprendo negli anni l’incarico di presidente della sezione comunale di Lesina – oltre 15 anni –, presidente della sezione provinciale di Foggia e di presidente regionale di Federcaccia Puglia. Da sempre si dedicato alla difesa del mondo venatorio contro l’estremismo ambientalista.

È stato presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia di Foggia e componente del Comitato faunistico venatorio provinciale e regionale, oltre a essere membro della Commissione esami per l’abilitazione venatoria per la provincia di Foggia.

Vivendo sul lago di Lesina, fin dalla prima infanzia si è appassionato e specializzato alla caccia agli acquatici.

Andrea Ferrara, classe 1944, coniugato, tre figli, vive in provincia di Caserta. Laureato in lettere moderne presso l’Università degli studi “Federico II” di Napoli, ha insegnato materie letterarie e latino per circa un quarantennio.

Attualmente in pensione, dedica la maggior parte del tempo alla lettura, alla famiglia e naturalmente alla caccia, la sua grande passione. Cacciatore cinofilo, da sempre amante della caccia alla beccaccia e delle emozioni che essa procura, è iscritto alla Federcaccia dalla sua prima licenza. Nell’associazione ha ricoperto incarichi di dirigente e presidente ai vari livelli: comunale, provinciale e regionale.

Stefano Merighi, classe 1962, vive in Emilia Romagna, più precisamente ad Argenta (FE). Laureato in Giurisprudenza presso l’Ateneo Alma Mater Studiorum di Bologna, svolge da quasi 30 anni la professione di Avvocato nel proprio studio. è stato presidente della X Commissione di esami per avvocati presso la Corte di Appello di Bologna, oltre a ricoprire incarichi di presidente e consigliere in molteplici società di servizi pubbliche sin dal 1995 e a tutt’oggi è componente del Consiglio di Amministrazione di un’importante Società che opera nel settore Energy. Dal 2010 a fine 2011 è stato componente del Comitato Esecutivo del Parco del Delta del Po.

Ha ricoperto diverse cariche in Federcaccia: dal 1992 a tutt’oggi presidente della sezione comunale della FidC di Argenta e vicepresidente della sezione provinciale di Ferrara; dal 2000 al 2004 consigliere regionale per l’Emilia Romagna; dal 2005 al 2009 consigliere nazionale. Negli ultimi dieci anni e stato eletto per due mandati presidente regionale della FidC dell’Emilia Romagna e consigliere nazionale.

Appassionato di caccia sin dall’infanzia, pur prediligendo la caccia agli anatidi, pratica molteplici forme di attività venatoria con passione ed esperienza.

Oscar Stella, nato nel 1964, sposato e con due figli, è imprenditore nel settore metalmeccanico. Vive e lavora in provincia di Padova. Vanta una lunga militanza nelle fila della Federazione Italiana della Caccia: fondatore nel 1985 della sezione comunale di Cervarese S.Croce nel padovano, di cui è stato presidente ininterrottamente sino a fine 2013, è stato componente del Consiglio provinciale FIdC di Padova dal 1993 al 2000 e successivamente componente della Giunta provinciale dal 2001 al 2008 e dall’anno successivo fino al 2018 presidente provinciale della sezione di Padova e vice presidente regionale di Federcaccia veneto. Dal 1994, anno della costituzione degli ambiti territoriali di caccia in Veneto è sempre stato componente del Comitato direttivo dell’ATC dove risiede.

Dalla sua prima licenza di caccia, conseguita non appena la legge lo ha consentito, è sempre stato migratorista capannista convinto, una passione che ha ereditato dal nonno, originario dell’altopiano di Asiago.

Edmondo Vivoli, classe 1944, sposato, vive in Ciociaria, nel Lazio. Laureato in Scienze politiche, è dirigente in pensione dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, ove ha svolto per anni funzioni di vertice e anche di Segretario Generale pro tempore.

Sin dal 1975, quando ha partecipato alla gestione del Comitato provinciale della caccia di Frosinone, si è attivamente interessato alle problematiche che mai sono mancate al mondo venatorio. Per decenni dirigente responsabile in Provincia di Frosinone anche dei Settori della caccia e della pesca, ha anche svolto incarichi dirigenziali esterni in Federcaccia provinciale, regionale e di revisore dei conti in FIdC nazionale, nonché in organi collegiali della Regione Lazio.

Presidente di Atc per quasi 15 anni, ha attivamente collaborato per la loro istituzione nel Lazio. È cacciatore cinofilo prevalentemente di montagna, iscritto in Federcaccia dal 1963 e cacciatore emerito riconosciuto; è anche selecontrollore e tuttora pratica la caccia attivamente, con numerose esperienze all’estero, in Europa e in altri continenti.

Pubblicità

Potrebbe interessarti

Pubblicità
Pulsante per tornare all'inizio