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Il mio primo Hit Show

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Lunedì, 11 febbraio 2019
Eccoci a cercar parcheggio di fronte a Vicenza Fiere per uno degli eventi fieristici venatori più atteso dell’anno, l’Hit Show 2019. È la prima volto che lo visito. Già la difficoltà nel trovare parcheggio ci preannuncia il successo della fiera.
Il primo, ed unico, neo che riscontrerò è l’impossibilità di uscire e di rientrare: se esci e vuoi rientrare devi ripagare. Ho visto persone che purtroppo hanno subito tale ingiustizia per aver dimenticato qualcosa in auto, assurdo.
Costo d’ingresso 17 euro, ma con porto d’armi viene ridotto a 14.
Minorenni con braccialetto, dopo schedatura e scarico di responsabilità dell’ente. Come se il genitore non l’avesse già a priori. Le polemiche, lo sapete, sono state molte.
Animalisti non pervenuti. All’entrata il solito capannello non c’era… si vede che lavoravano…

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Entriamo

Appena entrati la fiumana di persone è notevole, nonostante sia lunedì.
Tentare di toccare i prodotti e impugnare le armi non è impossibile, ma bisogna comunque attendere educatamente il proprio turno. Non vi dico per parlare con un responsabile, a volte ci vuole davvero un bel po’.

Tutte le grandi aziende sono presenti e abbastanza ben divise per padiglioni. Uno è dedicato più alla cinofila, uno più alle armi e ai prodotti inerenti alla nostra passione. Naturalmente sono presenti un’infinità di semiautomatiche da assalto, sempre più tecnologiche e performanti.

Non mancano armieri e armaioli con i loro gioielli artigianali, tra cui le armi bianche. Non mancano neanche le varie associazioni venatorie, ma di loro non mi voglio occupare.

Da cacciatore di selezione fra i prodotti che più mi hanno colpito ci sono la bellissima Sabati Sapphire e il nuovo R8 Blaser. Particolarmente belli anche tutti i nuovi calci e canne in carbonio, di produttori come Sako, e finalmente ho visto anche un po’ di calciature Thumbhole, con il foro per il pollice che da una maggior maneggevolezza.

Curiosità e il Bazar di Instabul

Particolarmente curioso, almeno a mio avviso, la presenza di una grande azienda faunistico venatoria africana, di artigiani coltellai dal Pakistan e di un minuscolo stand russo che presentava un idea banale ma molto utile: un numerino adesivo da posizionare sulle cartucce del 12. Lo so, magari voi non ne avete bisogno, perché avete i vostri schemi mentali, ma io, che la doppietta non ce l’ho, andassi a caccia in pianura ne avrei sicuro bisogno!

Mi ha colpito un piccolo padiglione che potrei definire simile ad un Bazar di Istanbul. Offerte e sconti su tutti i prodotti, di tutti i tipi. Dall’abbigliamento ai richiami, dalle scarpe ai coltelli passando per ogni diavoleria immaginabile, tra cui delle solette super isolanti e termiche da mettere negli scarponi in inverno (le ho comprate!!!). Non ho però trovato il richiamo per il capriolo, ma magari semplicemente non ho cercato bene.

Ho, invece, completamente perso il settore di prova di alcuni armi, penso da soft-air o ad aria compressa, e alcuni giochi virtuali e da console che sembravano però molto interessanti.

Concludendo

Insomma, un giorno non basta se si vuole davvero approfondire gli sviluppi e le nuove tecnologie dei prodotti. Ma per lo shopping sfrenato, inutile che prendiate in giro mogli e compagne, un giorno è più che sufficiente. In conclusione, ci ritornerei! Penso che visitare Hit Show sia un’ottima occasione per fare un po’ di acquisti a prezzi ribassati e per vedere e toccare con mano le ultime novità tecnologie, sia come prodotti che come armi. 

PS. Il commento per l’uscita autostradale di Vicenza ovest con la geniale rotonda di uscita subito dopo il casello lo lascio a voi…

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