In Veneto nasce il Servizio regionale di Vigilanza, contrasterà i reati contro il patrimonio faunistico-ambientale
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Con il voto favorevole del Consiglio regionale del Veneto è stato approvato un emendamento al Collegato alla Legge di stabilità 2017 che stabilisce l’istituzione del Servizio regionale di Vigilanza. “Il Servizio Regionale di Vigilanza della Regione Veneto sarà impiegato nel contrasto dei reati contro il patrimonio faunistico-ambientale (caccia, pesca, ambiente) e svolgerà l’attività di controllo sulle funzioni che passano in capo alla Regione” spiega il Consigliere regionale e Presidente della Terza Commissione Sergio Berlato, che definisce l’approvazione dell’emendamento “un importante risultato che abbiamo fortemente auspicato per non disperdere le competenze acquisite dagli agenti che espletavano il loro servizio alle dipendenze delle amministrazioni provinciali, ed evitare il rischio, su materie così esposte e sensibili, di impiegare molti anni per formare professionalità ex novo.”
“L’approvazione di questo emendamento concordato tra il sottoscritto e la Giunta regionale del Veneto – sottolinea Berlato – recepisce il Progetto di Legge n. 43 da me presentato in data 24 agosto 2015 con il quale si voleva tutelare la professionalità dei corpi di Polizia Provinciale e garantire un efficace servizio di controllo e salvaguardia del patrimonio faunistico-ambientale oltre che il coordinamento ed il controllo di tutti gli agenti volontari di vigilanza operanti in Veneto”.
“Il Veneto presenta al suo interno una serie di territori estremamente diversificati ricompresi negli ambiti di protezione e salvaguardia nazionale ed europea, che necessitano di un’attività permanente di vigilanza e sorveglianza – prosegue Berlato – anche perché tale patrimonio costituisce la leva della filiera economica della Regione, di quella turistica e di quella agricola. Per queste ragioni era indispensabile una soluzione che garantisse un efficace presidio ambientale. Il Servizio regionale di Vigilanza avrà funzioni di vigilanza venatoria, ittica ed ambientale, di controllo sfruttamento del suolo e sottosuolo, cave estrattive, sbancamenti, di vigilanza zoofila e di protezione degli animali praticamente assorbirà le funzioni e il personale dei Corpi di Polizia Provinciale”.
“Abbiamo fortemente sostenuto questo provvedimento – ha ribadito il consigliere di Fratelli d’Italia – AN – Movimento per la Cultura rurale – per garantire la continuità di un indispensabile servizio di pubblica utilità, salvaguardare importanti e preziose professionalità e anche per garantire certezze al personale dipendente delle Province, che non può più essere in balia dell’incertezza determinata dalla legge di riordino nazionale, che ha messo in confusione e ha creato solo disservizi a scapito dei territori e dei cittadini”.
Fonte Consiglio Regionale del Veneto