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Cannocchiale termico VS digitale by Sightmark, quale scegliere?

Prendendo come esempio due ottiche di Sightmark esploriamo le caratteristiche, i vantaggi e i limiti delle due principali tecnologie impiegate per la visione notturna

La diffusione della PSA ha ormai sdoganato anche nel nostro Paese l’utilizzo dei cannocchiali termici e digitali per la visione notturna, tanto che oggi in alcune regioni questi strumenti possono essere impiegati non solo nelle operazioni di controllo faunistico ma anche nella caccia di selezione al cinghiale.

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Può quindi essere utile per chi si sta avvicinando ora a questi strumenti esplorare le caratteristiche, i vantaggi e i limiti delle due principali tecnologie impiegate per la visione notturna: l’imaging termico e quello digitale. La scelta dell’una o dell’altra non è scontata e andrebbe sempre ben ponderata in base alle proprie esigenze, alle caratteristiche dell’ambiente in cui si caccia e al proprio budget.   

In questo articolo vi propongo un breve raffronto tra le due tecnologie che spero possa esservi utile, prendendo come esempi due prodotti di Sightmark, brand americano specializzato in strumentazione ottica da tiro che negli ultimi anni è entrato, come molti altri, sia nel mercato del digitale che del termico.

Imaging Termico VS Imaging digitale

L’imaging digitale si basa sull’amplificazione della luce riflessa per creare immagini visibili. Nei cannocchiali digitali un obbiettivo ottico raccoglie la luce disponibile e la concentra su un sensore fotosensibile che la converte in segnali elettrici. Questi vengono poi amplificati ed elaborati per essere visualizzati come immagini. Grazie al processo di amplificazione i cannocchiali digitali permettono una buona visibilità anche in condizioni di scarsa illuminazione. Per funzionare al buio necessitano di un illuminatore IR che proietta un fascio di raggi infrarossi nella zona da illuminare. I raggi IR, invisibili all’occhio umano, vengono riflessi dagli oggetti allo stesso modo della luce visibile e allo stesso modo possono essere rilevati dai sensori fotosensibili per costruire immagini.

D’altra parte, la tecnologia di imaging termico funziona rilevando il calore emesso dagli oggetti e convertendolo in un’immagine visibile. Ogni oggetto con una temperatura superiore allo zero assoluto emette radiazioni infrarosse, più è caldo più radiazioni IR emette. I cannocchiali termici sfruttano questo principio per creare immagini basate sulle differenze di temperatura tra gli oggetti e l’ambiente circostante. Il cuore di questi strumenti è il sensore termico che rileva le radiazioni IR e le converte in segnali elettrici che a loro volta vengono elaborati in immagini.

In sintesi, i cannocchiali termici non hanno bisogno di luce per creare immagini; possono funzionare anche nel buio totale; basandosi sul rilevamento del calore e non sulla luce riflessa permettono di vedere anche animali parzialmente nascosti dalla vegetazione; al buio hanno un detection range maggiore rispetto ai digitali. Di contro però, la tecnologia termica è notevolmente più costosa.

I cannocchiali digitali, invece, dipendono totalmente dalla luce visibile o dall’IR; al buio il detection range è limitato dalla capacità d’illuminazione della torcia IR (che di solito non supera i 300/400 metri); hanno però il grosso vantaggio di poter essere utilizzati come normali ottiche diurne semplicemente rimuovendo l’illuminatore IR, oltre a un prezzo decisamente più contenuto.

Il digitale di Sightmark: Wraith 4K Mini Digital

Viste le differenze principali tra le due tecnologie vediamo cosa offre Sightmark in questi due segmenti di mercato. Delle proposte digitali del brand made in USA abbiamo già parlato diverse volte su queste pagine. I più attenti si ricorderanno la recensione completa fatta da Mattia del Wraith 4K Mini Digital che ad oggi resta la massima espressione di Sightmark nel settore delle ottiche digitali day/night.

Il Wraith 4K Mini Digital con il suo illuminatore IR

È un’ottica estremamente compatta (16 cm di lunghezza per 615 gr di peso) con un sensore CMOS 4K (3840×2160) e display FCLOS in HD (1280×720 px). È accoppiata a un illuminatore IR, removibile, con un detection range di circa 280 metri. Ha un obbiettivo da 32mm e offre ingrandimento 2-16x con zoom digitale 8x e un field view di 13,33 metri a 100m. Di giorno restituisce una visione a colori full HD estremamente nitida e di notte può essere utilizzato con due palette di colori, verde o bianco e nero. Ha una scocca in alluminio, resistente all’acqua IPX6, regge fino al rinculo del calibro .308Win e ha un’autonomia di circa 4 ore. Il prezzo di mercato si aggira intorno agli 800/900 €.

Il termico di Sightmark: Wraith Mini Thermal

Sul mercato dei termici Sightmark è entrata da poco con il suo primo prodotto, il Wraith Mini Thermal 2-16X35. Offre la stessa qualità costruttiva del modello digitale abbinata però a un sensore termico con risoluzione di 384x288px. Ha un pixel pitch di 17 µm, un NEDT di 40 mK, con un detection range di 1350 metri. È dotato di un display OLED con risoluzione 1024×768, ha obbiettivo da 35 mm con zoom ottico 2x e digitale 1-8x. Come il digitale, è estremamente compatto (17 cm di lunghezza per 547 gr di peso) e ha un’autonomia di circa 4 ora. Il prezzo si aggira sui 2100 €.

Il Wraith Mini Thermal di Sightmark

Digitale o Termico? Quale scegliere

Come scrivevo in apertura, quando si parla di prodotti da caccia la scelta dipende principalmente dalle proprie esigenze venatorie, dalle caratteristiche dell’ambiente in cui si andrà a cacciare e poi dal budget e da gusto personale.

In questo caso il termico offre prestazioni superiori in condizioni di buio totale, ha un detection range maggiore, dà la possibilità di vedere chiaramente anche animali parzialmente nascosti, ma ha un prezzo decisamente superiore e può essere utilizzato esclusivamente in quelle attività in cui è concesso l’impiego di strumenti per la visione notturna.

Di contro, il digitale ha un prezzo più contenuto ma ha un detection range decisamente inferiore ed è sempre dipendente dalla luce o dell’illuminatore IR, che però può essere rimosso per consentirne l’uso in tutte le attività come una normale ottica diurna.

Il primo è probabilmente più indicato per chi cerca un prodotto professionale da utilizzare nelle operazioni di contenimento, ed ha un’arma dedicata in esclusiva a quest’attività su cui lasciar sempre montato il termico. Il secondo è forse più adatto a chi cerca un’ottica in budget e più versatile che possa essere impiegata sia di notte che di giorno.

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