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Le armi da caccia a canna rigata, una panoramica sulle principali tipologie

Carabine semiautomatiche, Bolt Action, Straight Pull, Lever Action, Kipplauf ed Express... Se vi state avvicinando alla caccia agli ungulati questo articolo può esservi utile per mettere ordine tra le varie tipologie di armi rigate presenti sul mercato.

Proseguiamo con la nostra rubrica “A scuola di rigata” e, dopo aver raccontato com’è nata l’idea di praticare una rigatura nella parte interna di alcuni fucili e come si è evoluta fino ad arrivare alle armi contemporanee, in questo scritto vedremo quali sono le principali tipologie di armi da caccia a canna rigata. Per molti lettori potrà sembrare un argomento banale, qualcosa di scontato sul quale non ci sofferma neppure più tanta è la confidenza che ci si è preso. Per altri, però, che magari si stanno avvicinando solo ora alla caccia con armi rigate, può essere una lettura fondamentale per districarsi tra termini soltanto sentiti, sfiorati, letti qua e là, ma mai affrontati in modo semplice e organico così da averli chiari una volta per tutte.

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Le principali tipologie di armi da caccia a canna rigata

Le tipologie di armi con canna ad anima rigata sono moltissime: in campo militare si va dai fucili d’assalto ai grandi mitragliatori da postazione, in quello sportivo dalle carabine ad aria compressa alle innumerevoli categorie di pistole e poi ci sono gli enormi fucili nei calibri express per i grandi safari in Africa, così come rigati erano i leggendari fucili dell’epopea western e della grande caccia in nord America.

Ma per quanto riguarda la caccia moderna, e specialmente quella praticata nel nostro paese, possiamo ricondurle tutte o quasi a soltanto quattro famiglie: ripetizione semiautomatica, ripetizione manuale, lever action e basculanti. Per ognuna daremo conto di quegli aspetti fondamentali che ogni cacciatore dovrebbe conoscere se vuole intraprendere tipi di caccia nella quale sia richiesto l’impiego, e quindi la scelta, di una di queste armi.

Carabine semiautomatiche

Le carabine a ripetizione semiautomatica sono di solito impiegate nella caccia in battuta e sfruttano soluzioni tecniche simili a quelle dei fucili semiautomatici a canna liscia, con un carrello otturatore vincolato che scorre sfruttando l’energia prodotta dallo sparo (generalmente attraverso la tecnologia del recupero dei gas in canna) che espelle il bossolo esploso e nella stessa azione di ritorno in chiusura pesca nel serbatoio sottostante una munizione carica e la porta in camera di scoppio armando nuovamente, in modo automatico appunto, la carabina.

Tendenzialmente la precisione non è estrema, anche se pur sempre ragguardevole, e per questo il loro campo di predilezione rimane la battuta dove i tiri non superano mai o quasi mai i 50, massimo 100 metri. Questo tipo di arma è molto diffuso ormai da decenni sul nostro territorio e vi sono sul mercato carabine nuove e usate di ogni genere, di ogni calibro, di ogni costo e adatte ad ogni tipo di esigenza.

In foto una delle carabine semiautomatiche da caccia più diffuse, la Bar MK3 di Browning, qui nella versione Brown Adjustable Threaded. Un’arma declinata in molteplici varianti, basata su una meccanica che ha alle spalle decenni di produzione, rappresenta una garanzia nel settore delle carabine semiautomatiche.

Bolt Action e Straight Pull

Carabine che, invece, prevedono un’azione manuale per l’operazione di ricarica sono le Bolt Action e le Straight Pull, che adottano filosofie simili nel funzionamento ma tecnologie molto elaborate e diverse tra loro nelle quali, per il momento, non ci addentreremo.

Una delle ultime Bolt Action arrivate sul mercato, la Lupo di Benelli nella versione Wood, presentata per la prima volta a EOS 2022. Un’arma concreta, precisa, moderna, dalle linee particolarmente riuscite.

Quello che interessa sapere è che questa tipologia di armi permette di sparare il primo colpo e ricaricare in brevissimo tempo una seconda munizione attraverso un movimento manuale che si effettua direttamente sulla maniglia collegata all’otturatore. Nelle Bolt Action questa viene ruotata verso l’alto per sbloccarla, tirata indietro per estrarre la cartuccia esplosa e, infine, con un movimento contrario di spinta, rotazione e bloccaggio si permette alla testa dell’otturatore di agganciare una nuova munizione nel serbatoio e portarla in camera di scoppio riarmando così la carabina. Nelle Straight Pull il funzionamento è analogo, ma come suggerisce il nome è sufficiente “tirare in modo dritto” l’otturatore per espellere il bossolo appena sparato e spingerlo in avanti per riarmare.

A rappresentanza delle carabine Straight Pull, un’altra recente novità di mercato, la BRX1 di Beretta. Primo tentativo del produttore italiano nel mercato delle armi rigate da caccia ha riscosso nel pubblico un certo interesse, sia per il prezzo competitivo sia per le linee moderne e accattivanti.

Anche queste armi sono molto diffuse sul nostro territorio e si può dire che siano diffusissime in tutto il mondo, derivando le loro azioni dai fucili delle guerre mondiali ed essendo impiegate a ogni livello per il tiro sportivo, militare e di caccia. Data la loro assoluta precisione e affidabilità sono largamente impiegate nella caccia di selezione dove ogni cacciatore può scegliere la combinazione arma/calibro che più si addice alle sue prede e al suo territorio. Sul mercato c’è un’offerta sterminata: dai calibri micro per il contenimento dei nocivi fino ai super calibri per grandi cinghiali, cervi, orsi, alci, con prezzi che vanno dalle poche centinaia di euro a diverse migliaia a seconda delle caratteristiche.

I Lever Action Rifle

Chiunque abbia visto un film western o in ogni caso una produzione cinematografica americana incentrata sulle vicende di metà ‘800 – primi del ‘900, non può non aver incontrato le compatte e terribili carabine a leva, Lever Action Rifle appunto, che cacciatori, sceriffi, cowboy portavano con sé nei foderi delle selle dei cavalli e gli indiani, cavalcando a pelo, a tracolla. In effetti, il loro avvento e il loro straordinario successo iniziarono poco dopo la metà del XIX secolo negli Stati Uniti con le carabine prodotte prima da Henry Rifle e subito dopo, consegnandole alla storia per sempre, dalla Winchester.

Ancora oggi però l’azionamento a leva è utilizzato su molte carabine moderne, camerate nei più disparati calibri. Le dimensioni ridotte di questo tipo di armi e la loro solidità le rendono attuali e adatti per molti utilizzi come la difesa delle greggi dagli animali selvatici, il recupero degli animali feriti, la caccia in battuta, il tiro a medie distanze con ottica e infine, dove forse è più probabile vederle in azione nei nostri boschi, in mano ai canai che conducono le loro mute nel folto della macchia a scovare i cinghiali. Il cane abbattibile separatamente dall’azione dell’otturatore, la sicurezza nella fase di ricarica, la compattezza dell’arma e la possibilità di utilizzare almeno cinque munizioni di calibri estremamente decisivi su tiri corti e medi fanno delle lever action straordinarie e fidatissime compagne di questi cacciatori.

Un esempio di come l’azionamento a leva può essere interpretato su carabine moderne è dato dalla nuova Pedersoli 86/71 Boarbuster Hv1 Camo, venduta in calibro .45-70 Gov. La tipica colorazione in arancione mimetico, il calibro e la tipologia d’azione, la rendono adatta all’utilizzo in battuta al cinghiale.

La loro disponibilità sul mercato è ampia, ci sono molti produttori specializzati in questo tipo di azione che propongono un’infinità di combinazioni arma, calibro e mire in grado di soddisfare a prezzi sempre accessibili le esigenze di una grande quantità di scenari di caccia, cui si deve sommare la soddisfazione che ha chi sceglie di utilizzare una tecnologia che a tutti gli effetti è una pietra miliare della storia venatoria e delle armi e porta con sé il fascino di secoli di avventure in ogni angolo del pianeta e al cospetto di qualsiasi preda.

I basculanti, Kipplauf e Express

Sicuramente la meno comune delle tipologie di armi ad anima rigata che possiamo incontrare nei nostri scenari di caccia è la forma basculante. Le carabine senza otturatore scorrevole sono infatti costituite dai fucili basculanti a una canna, i Kipplauf appunto, e da quelli a due canne che possono essere giustapposte o sovrapposte; in questo caso si parla di fucili Express. Esiste anche il caso più raro in cui vi siano tre canne in cui due sono giustapposte e una terza le sormonta centralmente, ma è questo un tipo di arma davvero raro da incontrare.

In foto un esempio di Express dallo stile tradizionale, tutto italiano, il Safari Big Five EDL prodotto da Sabatti. La selezione di grassi calibri tra cui scegliere, le canne giustapposte, il legno in noce selezionato e le 5 grandi prede africane finemente incise a mano sulla bascula, ne fanno un’arma elegante adatta ai contesti della tipica caccia grossa africana.

Generalmente utilizzati in grandi calibri dedicati alla caccia grossa, si possono tuttavia incontrare fucili Express, magari in calibri più adeguati ai nostri contesti, alle poste di una battuta al cinghiale o nella caccia alla cerca, mentre i Kipplauf sono spesso impiegati nelle lunghe cacciate in alta montagna per il loro mix di eleganza, affidabilità, compattezza e leggerezza.

Fra i Kipplauf uno dei modelli più apprezzati è la serie K di Merkel. In foto il nuovo modello K5, in una versione custom, presentato al pubblico nel 2020. Con un peso di 2.3 Kg e una lunghezza sotto al metro si adatta perfettamente alla caccia in montagna, dove può essere molto utile avere armi leggere e corte che all’occorrenza possono essere smontate e riposte nello zaino.

Questa categoria di armi esprime il meglio in quanto a prestigio, cura strutturale e finezza estetica. Il fatto che le due canne, negli Express, siano armate da grilletti e sistemi di scatto separati garantisce grande sicurezza nel tiro e velocità nel poterlo replicare specialmente di fronte ad animali pericolosi. Ma tutto questo impone ricercatezza e finezze tecniche altissime, lo stesso allineamento di due canne che sparino con un’estrema precisione utilizzando un unico sistema di mira impone qualità costruttive superiori alla norma. La disponibilità sul mercato è ampia ma non comune da reperire, occorrono armerie che trattino questi fucili, e i prezzi di nuovi e usati in media sono decisamente superiori a tutte le altre categorie, il loro valore però spesso rimane immutato nel tempo come veri e propri pezzi da collezione.

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GIORGIO SANTO FACOETTI
GIORGIO SANTO FACOETTI
1 anno fa

Interessante complimenti

IoCaccio.it
EDITORE
1 anno fa

Grazie Giorgio!

nanni Rabbò
nanni Rabbò
1 anno fa

Oggetto : calendario venatorio Regione Piemonte 2022/2023
Per quanto riguarda le tre giornate cacciabili a scelta per la migratoria sui cinque giorni alla settimana che sicuramente saranno come sempre in vigore che trovo giustissimo !!! Ma spero tanto che non si dia ai vari ATC la facoltà di modificarli !
Specialmente nell’ATC AT1 NORD TANARO che l’anno scorso ha modificato a ” tre giorni fissi.”
Inoltre vorrei ricordare che le tre giornate cacciabili a scelta alla settimana sono state da sempre consentite in tutte le Regioni Italiane e che nessuno ATC aveva mai modificato! L’UNICO IN TUTTA ITALIA A MODIFICARLO E’ STATO L’ATC SOPRA CITATO!!!

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