Fauna e Ambiente

Revisione Key Concepts, Ministero e Regioni vogliono mantenere gli attuali tempi di prelievo

Si è svolta lo scorso venerdì una nuova riunione di aggiornamento sul processo di revisione dei Key Concepts per le specie Tordo bottaccio, Tordo sassello, Cesena, Beccaccia e Alzavola, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, delle Regioni, di ISPRA e della Associazione venatorie.

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Le posizioni di Ministero, Regioni e ISPRA

“All’incontro – fa sapere una nota di FIdC – tutte le Regioni presenti e le tre collegate in videoconferenza hanno espresso la chiara volontà di collocare i KC in febbraio (prima decade) per tutte le cinque specie, al fine di non introdurre problematiche sui calendari venatori, e di mantenere la data della chiusura del prelievo al 31 gennaio come scelta equilibrata che vale ormai da 26 anni”.

Anche il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, presente con il funzionario Stefano D’Ambrosi, ha condiviso la posizione delle Regioni, mentre ISPRA – sottlinea FIdC – è rimasto ancorato alle sue posizioni, che purtroppo sono frutto non di lavori sperimentali, ma di interpretazioni di dati. 

Presenti anche le Associazioni Venatorie

All’incontro, a far valere le ragioni delle Associazioni venatorie erano presenti Michele Sorrenti, Daniel Tramontana e Valter Trocchi, per FIdC e Alessandro Cannas e Enzo Trotta per ANLC.

“Il dott. Sorrenti– precisa la nota di FDiC – ha esposto varie osservazioni alle posizioni ISPRA, accompagnandole con diapositive illustrative che hanno messo in evidenza le conclusioni di diversi lavori scientifici, sia italiani, sia esteri, che testimoniano la correttezza delle proposte delle Associazioni Venatorie”. 

Al termine della riunione è stato dichiarato che la bozza finale del documento risultante dai lavori verrà fatta circolare fra i partecipanti prima di essere inviata alla Commissione Europea.

“Auspichiamo che le evidenze esposte dai ricercatori delle associazioni venatorie e la posizione comune espressa da Regioni e ministero delle Politiche agricole – conclude FIdC – convincano il ministero dell’Ambiente, che avrà l’ultima parola sulla questione, ad accettare la soluzione di equilibrio espressa, che eviterebbe di portare ad una contrazione ingiustificata dei tempi di prelievo e riacutizzerebbe i contenziosi fra organi dello Stato.

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