Toscana

Toscana, al via il monitoraggio della beccaccia con cane da ferma

La Regione Toscana con il decreto dirigenziale n. 1011 dell’11 marzo ha consentito l’attività di monitoraggio della Beccaccia (Scolopax rusticola) con l’utilizzo dei cani da ferma fino al 10 Aprile.

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L’iniziativa svolta in parallelo con altre Regioni, ha l’obiettivo di conoscere la fenologia della migrazione e svernamento di questo Scolopacide che per il suo comportamento elusivo risulta assai poco studiato pur rappresentando una specie comune e ambita dal punto di vista venatorio.

L’attività di monitoraggio nel territorio toscano potrà essere svolta limitatamente alle aree boscate, così come definite dalla Legge Forestale Toscana, situate entro le aree vocate alla gestione del cinghiale, del proprio sotto-ambito di residenza venatoria, nonché delle aziende faunistico-venatorie ed agrituristico venatorie di cui abbiano avuto consenso scritto da parte del titolare. Sono, invece, escluse dal monitoraggio le aree protette e le aree poste in divieto permanente di caccia.

Il monitoraggio verrà svolto su aree campione dei boschi regionali tramite l’impiego di cani da ferma che siano stati abilitati in apposite prove di lavoro dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI). Anche i conduttori devono essere operatori in possesso dell’abilitazione al monitoraggio della beccaccia con cane da ferma acquisita dopo la frequenza obbligatoria a corsi specialistici approvati dall’Istituto Superiore per la Protezione dell’ Ambiente (ISPRA)

Gli operatori del monitoraggio dovranno compilare le schede di monitoraggio e inviarle alla Regione Toscana  settore “Attività venatoria,  Pesca  dilettantistica, Pesca in mare – Osservatorio faunistico regionale” entro il 30 aprile 2016.

Consulta il testo del decreto:

Fonte:regione.toscana.it 
Photo credit: Woodcock by Derke Wade via Photopin (license)

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