Toscana

Toscana, prosegue anche per il 2017 il monitoraggio della beccaccia con il cane da ferma

La Regione Toscana con il decreto dirigenziale n. 1220/2017 ha autorizzato anche per il 2017 l’attività di monitoraggio della Beccaccia con l’utilizzo di cani da ferma. L’iniziativa, svolta in parallelo con altre Regioni, ha l’obiettivo di conoscere la fenologia della migrazione e dello svernamento di questa specie che per il suo comportamento elusivo risulta assai poco studiata.

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Chi può svolgere il monitoraggio

Il monitoraggio potrà essere svolto fino al 31 marzo dagli operatori in possesso dell’abilitazione al “monitoraggio della beccaccia con cane da ferma” rilasciata dalla Regione Toscana, con l’ausilio di massimo due cani abilitati ENCI come “cani monitoratori di beccaccia”.

Dove e come può essere svolto il monitoraggio

Ogni monitoratore potrà svolgere tale attività nel proprio sotto-ambito di residenza, esclusivamente nelle aree boscate (così come definite dalla Legge Forestale Toscana) situate entro le aree vocate alla gestione del cinghiale, o nelle aziende faunistico-venatorie ed agrituristico venatorie di cui abbia avuto consenso scritto da parte del titolare. Potrà effettuare tre uscite alla settimana con un massimo di 3 ore di attività consecutive da svolgersi tra le ore 9.30 e le ore 16.00, esclusivamente nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica.

Il monitoraggio

Ad ogni uscita l’operatore dovrà compilare una scheda di monitoraggio disponibile sull’applicazione BECCAPP (www.beccapp.it) o, nei casi di impossibilità all’utilizzo della suddetta applicazione, una scheda cartacea che dovrà essere consegnata alla Regione entro il 10 aprile successivo.

Obblighi per i prossimi anni

Per gli anni successivi chi volesse esercitare l’attività di monitoraggio della beccaccia con cane da ferma nel periodo successivo alla chiusura della caccia alla beccaccia, dovrà effettuare anche durante la stagione venatoria la raccolta dei dati cinegetici e di abbondanza per ogni uscita di caccia e dovrà conferire alla Associazione Beccacciai d’Italia le ali destre di almeno il 50% degli gli esemplari di beccaccia abbattuti.

Tutte le ulteriori informazioni sono consultabili nel testo della delibera n. 1220/2017

Photo Credit: Roger Sanderson (license)

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