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Veneto, il TAR sospende la caccia a 19 specie

Ancora una volta una sospensione cautelare ha bloccato l'inizio della stagione venatoria. Il motivo è sempre lo stesso, il discostamento dal parere ISPRA non adeguatamente motivato

Anche in Veneto, come già successo in Lombardia e in Campania, il TAR ha sospeso la caccia alla maggior parte delle specie cacciabili. Con l’ordinanza pubblicata ieri il Tribunale di Venezia ha sospeso il prelievo di Beccaccia, Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Alzavola, Mestolone, Canapiglia, Porciglione, Fischione, Codone, Marzaiola, Beccaccino, Frullino, Tordo bottaccio, Cesena, Tordo sassello, Starna, Fagiano e Quaglia fino al prossimo 1° settembre, sospendendo anche la concessione delle due giornate integrative per cacciare la migratoria nel periodo che va dal 1 ottobre – 30 novembre.

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Le motivazioni del TAR

Le motivazioni sono le stesse che abbiamo già visto in altre regioni: ISPRA nel parere, obbligatorio ma non vincolante, che è chiamata a redigere su ogni calendario venatorio consiglia un’apertura generale della caccia al 1° di ottobre per quasi tutte le specie (a eccezione di Colombaccio, Merlo, Cornacchie, Gazza e Ghiandaia che a settembre sarebbero cacciabili da appostamento).

Secondo il TAR del Veneto la Regione si sarebbe discostata da questa indicazione fornendo motivazioni “non idonee a superare il parere espresso dall’ISPRA. La stessa motivazione è stata utilizzata dal TAR anche per sospendere le due giornate integrative di caccia a ottobre e novembre.

L’apertura alla terza domenica di settembre è legittima?

La decisione del TAR del Veneto arriva a pochi giorni di distanza da altre due ordinanze emesse dai TAR delle Marche e dell’Umbria, che si sono espressi sulla medesima questione: la legittimità dell’apertura generale della stagione venatoria alla terza domenica di settembre.

Entrambi i tribunali hanno di fatto legittimato l’apertura al 18 settembre chiarendo che tale data è conforme alle date indicate nella legge 157/92 e nei Key Concepts europei, che il parere ISPRA può essere superato dalle Regioni fornendo motivazioni adeguate e ritenendo che le motivazioni fornite dalle due regioni fossero, appunto, adeguate a superare le indicazioni di ISPRA.

Altri due TAR, invece, quello lombardo e quello campano, che quest’anno si sono espressi anch’essi sulla questione, hanno bocciato l’apertura alla domenica di settembre ritenendo che le regioni non avessero motivato adeguatamente la scelta. Il cortocircuito normativo creato dall’ambigua validità del parere ISPRA è ormai palese.

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Olivieri
Olivieri
1 anno fa

Se tutte le associazioni della caccia non prenderanno in mano le redini sulla questione ISPRA, vedremo sparire piano piano i cacciatori, ma quello che fa smettere…….. d’andarci a caccia, è il continuo malcontento che i nostri cacciatori, che sono costretti a SUBIRE. Tanto ai nostri capi la sedia non gliela leva nessuno, basta guardare alle riunioni la media d’età del cacciatore, che va dai 60-75 anni, e non vi sono particolare promesse di giovani, che vedendo cosa capita, perdono l’amore di quel poco che ne rimane.Auguri

nanni Rabbò
nanni Rabbò
1 anno fa

Mi associo alle osservazioni di Giovanni! è ora di finirla con questa ISPRA, cosa aspettiamo a sostituirla con scienziati esperti del settore super partes coadiuvati da esperti cacciatori ?
Inoltre leggo…….Veneto ,Lombardia, Umbria, Campagna, Sicilia e di molte altre Regioni…….tutte con problemi : aperture, chiusure, specie cacciabili, specie non cacciabili, il TAR che colpisce qua e là …….specie cacciabili in varie regioni e le stesse specie non cacciabili in altre……SIAMO PROPRIO IL PAESE DEI BALOCCHI!!!.
A breve ci sarà un governo di “DESTRA” completamente con idee politiche diverse ……..speriamo che finalmente possa cambiare “rotta”…..noi cacciatori siamo ansiosi!!! Meloni ……non ci deluda anche Lei!!!

Giovanni De Dominici
Giovanni De Dominici
1 anno fa

. Vorrei sapere se il parere del l’ispra non è vincolante, perché diventa decisivo?
Vorrei sapere se i dati forniti dall’ispra derivano da censimenti fatti da loro e documentati. O sono un semplice copia e incolla?
Voglio sapere dall’ispra a cosa imputano la diminuzione della specie cacciabile e la quasi estinzione di tante specie protetta da decenni?
Ho la sensazione che il ruolo dall’ispra é far abolire la caccia e proteggere chi avvelena fauna e uomini. Dove c….o stanno le associazioni venatorie, le fabbriche di armi e munizioni, le armerie e quant’altro connesso all’attività venatoria?
A cos’é dovuta quest’inettitudine?

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