Basilicata

Basilicata, nuovo disciplinare per il contenimento numerico del cinghiale

Avvio della procedura online per il risarcimento dei danni, accelerazione dei pagamenti e un nuovo disciplinare per il controllo numerico dei cinghiali in soprannumero che permette il prelievo selettivo durante tutto l’anno nelle aree a divieto di caccia.

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Sono questi i 3 importanti provvedimenti sul tema dei danni causati da fauna selvatica che ha messo in campo il Dipartimento Politiche agricole e forestali della Basilicata, che sono stati presentati lo scorso 8 aprile dall’Assessore all’agricoltura, Luca Braia.

L’ammontare dei danni da fauna selvatica

Il trend dei danni da fauna selvatica è in aumento. Le denunce relative ai danneggiamenti alle colture, alle produzioni zootecniche e alle persone hanno visto un costante e continuo incremento su tutti i territori a caccia programmata. Da quando le competenze sono passate dal Dipartimento Ambiente al Dipartimento Agricoltura, – ha sottolineato Braia – nel corso di questi ultimi sei mesi l’Ufficio competente ha istruito e evaso tutte le richieste pendenti per danni alle produzioni zootecniche (animali) causate da fauna selvatica o inselvatichite (lupi) relativamente agli anni 2012, 2013, e 2014 proponendone la relativa liquidazione per circa 200 mila euro per 366 istanze. Relativamente al 2015 sono state liquidate 10 pratiche, 70 risultano istruite ed in attesa di definizione e 100 sono in istruttoria”.

Inoltre si evidenzia, dai dati in possesso forniti dalle Province, che i danni alle colture agricole nel sessennio 2010-2015 ammontano a circa 3,2 milioni di euro per 1822 istanze sul territorio regionale. L’importo del risarcimento del danno è aumentato in modo esponenziale passando da 280mila euro del 2010 a circa 700mila euro nel 2015.

I provvedimenti

Riguardo il risarcimento dei danni alle produzioni zootecniche è stata modificata la procedura e la legge regionale 23/2000: si passerà dal vecchio sistema di inoltro delle domande di risarcimento tramite l’Asp, ad una procedura online, da attivare registrandosi sulla piattaforma presente sul sito della Regione, che prevede un termine di risarcimento entro e non oltre i 30 giorni dal rilascio della certificazione sanitaria che attesta l’aggressione.
Il riconoscimento del risarcimento riguarderà danni su animali con matricola identificativa. La procedura online è in vigore dal 5 marzo 2016, ma al fine di permettere agli utenti di passare dalla vecchia procedura alla nuova si darà un tempo di transizione in cui sarà possibile utilizzare entrambe fino al 31 maggio 2016.

In merito al controllo della popolazione di cinghiale, il nuovo disciplinare regionale approvato permette il controllo selettivo della specie in soprannumero durante tutto l’anno nelle oasi di protezione destinate al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica, cioè nelle aree a divieto di caccia, escluso il periodo cacciabile che va dal primo ottobre al 31 dicembre sul territorio a caccia programmata (Atc), con diverse metodologie di controllo. Inoltre, è in fase di predisposizione un analogo disciplinare per il controllo della volpe.

Con questi provvedimenti e con il recente trasferimento della delega dalle provincie alla regione a cui va in capo l’attività di programmazione e attuazione del settore – ha evidenziato l’assessore Luca Braia – si apre una nuova fase in cui il primo obiettivo da raggiungere è sicuramente l’azzeramento del ritardo nel pagamento danni relativi al 2015, riallocando risorse in assestamento di bilancio entro la fine dell’anno e di conseguenza lavorare per la maggiore puntualità nei pagamenti stessi. Occorrerà poi lavorare per rivedere l’organizzazione delle ATC – ha concluso – per rendere omogenea la normativa relativa ai danni da fauna selvatica per le colture agricole attraverso una legge quadro e per attivare, infine, la filiera del cinghiale e la relativa economia per il territorio”.





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