Liguria

Liguria, approvate modifiche alle legge sulla caccia. Multe per chi disturba l’attivatà venatoria

Nella seduta di martedì 13 settembre il Consiglio regionale della Liguria ha approvato alcune modifiche alla legge regionale sulla caccia, la n.29 del 1 luglio 1994 “Norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio”.

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Sanzioni per chi disturba l’attività venatoria

Tra le novità, la più attesa e discussa è stata sicuramente l’introduzione di una sanzione che va da 100 a 400 euro, “per chiunque volontariamente compia azioni di sabotaggio all’esercizio venatorio, cagionando intenzionalmente l’interruzione della caccia o turbando il regolare svolgimento dell’attività venatoria”.

Il testo approvato è stato modificato rispetto a quello originariamente proposto, così come spiega il consigliere Regionale, Claudio Muzio: “La nuova formulazione del comma 1 bis, su cui hanno votato a favore i gruppi di maggioranza e alcuni esponenti del gruppo Pd, mentre hanno votato contro due consiglieri del Pd, il Movimento 5 Stelle e Rete a Sinistra, prevede ora che venga comminata una sanzione amministrativa da 100 a 400 euro (e non più da 206,58 a 619,75) a chi <<intenzionalmente cagiona l’interruzione o turba il regolare svolgimento dell’attività venatoria>>, mentre la precedente stesura del testo faceva riferimento a chi <<volontariamente procura disturbo all’esercizio venatorio>>. Come è stato segnalato da più parti, la vecchia formulazione era troppo generica: c’era il rischio di colpire comportamenti che non costituiscono reale e volontaria interruzione della caccia. Per questo ho proposto una modifica che meglio precisasse i termini della questione e lo scopo della norma in oggetto, che è quello di sanzionare esclusivamente coloro che materialmente e in maniera deliberata impediscono l’esercizio dell’attività venatoria. Un’attività che è legittima e lecita, essendo disciplinata puntualmente da una legge nazionale e da una regionale”.

Le altre novità

Un’altra importante modifica approvata è stato il rinvio alla stagione venatoria 2017/2018 dell’entrata in vigore della nuova disciplina di segnatura dell’abbattimento della preda sui tesserini venatori. Il consiglio regionale ha così scelto di adeguarsi alle recenti modifiche della normativa nazionale, che prevede la segnatura anche delle specie migratorie subito dopo l’abbattimento e non più a fine giornata, a partire dalla prossima stagione venatoria.

Inoltre le modifiche sono servite per recepire il nuovo testo della legge nazionale sulla caccia in merito al divieto di foraggiamento dei cinghiali, ad esclusione di quello finalizzato al controllo della specie.

Altre modifiche hanno introdotto dei correttivi tenendo conto del nuovo ruolo delle Province e del relativo passaggio di competenze. Ad esempio la nuova legge prevede che sia la Regione e non più le Province ad indicare agli ATC e CA il numero massimo di ammissioni provvisorie agli ambiti di caccia.

E ancora, viene definito il concetto di carrozzabilità delle strade per rendere più chiaro l’ambito di applicazione di precise disposizioni contenute nella norma regionale e nazionale, e viene previsto che le commissioni regionali per il rilascio dell’abilitazione venatoria possano essere più d’una al fine di facilitare lo svolgimento delle prove d’esame su tutto il territorio regionale.

Photo Credit: Cazador via photopin (license)

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