Durante il convegno “Dialogo sul futuro delle campagne europee”, svoltosi lo scorso 10 settembre a Bruxelles, sono state gettate le basi per la ricostituzione dell’Intergruppo parlamentare “Biodiversità, Caccia, Ruralità”, che sin dalla sua istituzione nel 1985 sostiene e promuove il ruolo della caccia in Europa.

A margine del convegno organizzato congiuntamente da FACE (Federazione europea delle Associazioni per la Caccia e la Conservazione) e da ELO (Organizzazione europea dei proprietari terrieri) 50 membri del nuovo Parlamento europeo appartenenti a 7 distinti gruppi politici si sono infatti impegnati a sostenere il ripristino dell’Intergruppo.

Il commento di Pietro Fiocchi

Per l’Italia fra i 50 europarlamentari a sostegno dell’Intergruppo era presente Pietro Fiocchi, che ha dichiarato: “Questo è un passo fondamentale per il Mondo Venatorio nazionale ed europeo, è un modo veloce per fare rete e far sì che membri di Gruppi diversi e partiti distanti, provenienti dai differenti Stati Membri e attivi in numerose Commissioni, possano convergere su punti e iniziative comuni, in tutela dell’ambiente, del mondo venatorio e delle comunità rurali”.

I commenti di ELO e FACE

Torbjörn Larsson, presidente di FACE, che promuove e coordina l’Intergruppo, ha sottolineato l’importanza di questo strumento: “L’Europa si trova ad affrontare molte sfide riguardanti la biodiversità, l’uso sostenibile del territorio e la gestione della fauna selvatica, nonché i cambiamenti climatici. I cacciatori e gli attori rurali sono attori chiave per l’attuazione di politiche ambientali efficaci. Abbiamo bisogno di una piattaforma per discutere azioni specifiche per preservare la biodiversità e garantire una campagna viva “.

Anche Alain Scriban, Consigliere speciale di ELO, ha sottolienato l’importanza del lavoro dell’Intergeuppo: “Dobbiamo contribuire a stabilire e mantenere un’agenda ambiziosa per la biodiversità e lo sviluppo rurale. A tale proposito, l’Intergruppo “Biodiversità, Caccia e Ruralità” consentirà un dialogo proficuo tra tutti i partner responsabili. È stata e si è rivelata una piattaforma preziosa, unica a livello europeo. Prevede pressanti questioni multifattoriali e risposte relative alla biodiversità, all’agricoltura, all’ambiente, alla gestione delle risorse naturali e ai cambiamenti climatici in una visione olistica e concreta”.