Campania Calendario venatorio 2016-2017, le proposte delle AAVV
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A seguito della riunione del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale del 29 marzo 2016 scorso, le Associazioni Venatorie regionali della Campania Arcicaccia, Anuu, Italcaccia, EPS, concordando sulla predisposizione di un calendario venatorio che non stravolga l’impianto tecnico-normativo che ha dato risultati nelle ultime due annate, hanno avanzato proposte – che definiscono – “serie e non populiste! Per dare certezza di diritto”
Di seguito il comunicato stampa
“Abbiamo chiesto: per Alzavola, Canapiglia, Folaga, Germano Reale, Gallinella d’acqua, Marzaiola e Tordo Sassello la chiusura della stagione venatoria al 30 gennaio, così come per Fischione, Mestolone, Beccaccino e Frullino. Anche per il fagiano e la volpe al 30 gennaio.
In assenza di dati certificati, per Beccaccia, Tordo Bottaccio e Cesena non si può andare oltre il 20 gennaio.I giorni di pre-apertura a Tortora 1-4-7 settembre e a corvidi 1-4-7-11-14 settembre 2016.
Va mantenuta la programmazione adottata nelle Aree Natura 2000 per non entrare in contrasto con la normativa vigente di settore; nelle battute di caccia al cinghiale va previsto un criterio di rotazione delle squadre e va aumento il carniere; le aree di caccia specifica non sono omogenee nei vari distretti e/o comprensori provinciali, per cui la rotazione diventa indispensabile per stabilire un principio paritetico per tutte le squadre teso a garantire la migliore gestione sostenibile della specie cinghiale. Il piano di gestione della specie è per ogni distretto provinciale. Va promossa la caccia di selezione al cinghiale d’intesa con gli Organi di Gestione delle aree protette. Il cacciatore va adeguatamente formato e vanno intraprese tutte quelle iniziative per creare la filiera carne di selvaggina sicura, che non potrà che essere una risorsa aggiuntiva per la nostra regione. Inoltre per la lepre comune, la pianificazione del prelievo dovrebbe basarsi non solo sull’analisi dei dati di carniere ma anche sulle informazioni ottenute da censimenti o stime d’abbondanza della specie che al momento non ci sono. Molti ripopolamenti non sono stati effettuati dagli AA.TT.CC. nel corrente anno.”
Il Tar Ligure ci conforta, al potere sostitutivo del Governo riconosce il diritto delle Regioni a fissare date discordanti da quelle indicate dai Key Concept nazionali, solo se scientificamente sostenute.
Queste sono proposte responsabili, e non populiste…. Che ci fanno andare a caccia senza ricorsi e procedure di infrazione. Rispettose della normativa vigente e delle prescrizioni dell’ISPRA. Poi, con i dati scientifici certificati si potranno aumentare i periodi anche per altre specie….
Ma fino ad allora!!!!!! Tutto il resto è noia………..
I Presidenti delle associazioni venatorie regionali
Arcicaccia, Anuu, Italcaccia, EPS