Mobilità venatoria in veneto, si accende lo scontro
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Si alza il livello dello scontro sulla proposta di modifica della legge regionale sulla caccia, fatta dal Consigliere Sergio Berlato e già approvata dalla Terza Commissione parlamentare, per introdurre la mobilità venatoria in Veneto.
Lo scontro si è acceso tra tanti i sostenitori delle proposta Berlato ed i suoi detrattori, su tutti Federcaccia e Arci Caccia Veneto. In particolare, la FIdC Veneto, inviando la scorsa settimana una lettera a tutti i Consiglieri regionali ,ha di fatto bocciato la mobilità venatoria così come proposta dall’onorevole Berlato, arrivando addirittura a minacciare un eventuale ricorso al TAR qualora le modifiche alla legge regionale venissero approvate in via definitiva: secondo la Federcaccia, infatti, la mobilità venatoria, così com’è stata proposta, non rispetterebbe i dettami della legge 157/92 per quanto riguarda la programmazione della caccia e l’indice di densità venatoria.
Ovviamente, la risposta di Berlato non si è fatta attendere e dai suoi profili social ha lanciato duri messaggi a tutti i sui detrattori, messaggi del tipo “hanno fatto e stanno facendo più danni alla caccia certi dirigenti venatori che non tutti gli anticaccia messi assieme. Vergogna!!!” oppure “Se vinciamo la battaglia sulla mobilità venatoria in Veneto, per molti dirigenti venatori sarà la catastrofe ma per tutti i cacciatori veneti sarà un grande successo!!!” o ancora “Se un cittadino veneto che vive a Verona, va in ferie a Venezia è un cittadino normale. Se un cittadino che vive a Padova va a lavorare a Treviso, è un cittadino normale. Se un cittadino che vive a Treviso va a caccia alla migratoria in un’altra provincia del Veneto, viene considerato un nomade. Ma siamo normali? Strano che ad affermare queste cose siano dei dirigenti venatori che hanno assunto le stesse identiche posizioni dell’anticaccia Zanoni” e infine “Noi cacciatori paghiamo ogni anno una tassa di concessione governativa che dovrebbe consentirci di andare a caccia in tutta Italia, ma questo non ci e’ consentito. Oltre a questa tassa governativa, paghiamo una tassa di concessione regionale che ci dovrebbe consentire di cacciare in tutta la nostra regione, ma anche questo non ci e’ consentito. Siamo costretti a pagare un’ulteriore tassa per poter cacciare solo in una piccola porzione della nostra provincia. Questa e’ una vergogna che deve finire!!!”
La proposta di Berlato ha raccolto anche il parere positivo dell’Associazione Cacciatori Veneti (CONFAVI) che con un comunicato stampa, riportato di seguito, fa sapere di aver scritto anch’essa a tutti i Consiglieri ed Assessori regionali.
Per testimoniare il grande consenso che riscuote questa proposta tra i cacciatori del Veneto iscritti a tutte le associazioni venatorie, la Presidente di ACV-CONFAVI Maria Cristina Caretta ha allegato il documento con le firme dei dirigenti regionali di ACV-CONFAVI, Enalcaccia, Anlc, Anuu, Italcaccia, raccolte in data 26 maggio u.s., allegando altresì il documento con il quale anche Federcaccia ed Arcicaccia, in data 31 gennaio 2014, avevano anch’esse richiesto alla Regione del Veneto l’approvazione della legge sulla mobilita’ venatoria.
“Ogni dirigente venatorio e’ libero di rimangiarsi la faccia disconoscendo la propria firma apposta sui documenti precedentemente sottoscritti” ha commentato Maria Cristina Caretta “ma di questo voltafaccia dovranno rispondere al cospetto dei propri iscritti”.
Ufficio stampa
Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI
Nelle ultime ore Berlato ha chiesto anche aiuto a tutti i cacciatori veneti che sono a favore della sua proposta, invitandoli ad attivarsi in favore della mobilità venatoria in Veneto: “I nostri nemici si stanno organizzando, tempestando di false comunicazioni i Consiglieri e gli Assessori regionali, chiedendo loro di bloccare la nostra legge sulla mobilita’ venatoria in Veneto per la caccia alla selvaggina migratoria. Bisogna attivare subito una poderosa controffensiva!!! Quanto prima pubblicheremo gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Consiglieri ed Assessori regionali, attraverso i quali far capire quale sia la nostra grande condivisione alla legge sulla mobilita’ venatoria in Veneto. Entro la mattinata di martedì 7 giugno vi invitiamo a mandare quante più comunicazioni possibili di condivisione della nostra proposta a tutti i consiglieri ed a tutti gli assessori regionali. Se, dopo quella vinta sugli appostamenti ad uso venatorio, vinceremo anche questa importante battaglia, il merito sara’ anche vostro. Forza, cari amici. facciamo sentire la nostra voce!!!”
Per chi volesse aderire all’invito all’azione di Berlato qui il link con gli indirizzi email e il testo da inviare.