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Benelli Lupo Wood, una carabina elegante e affidabile

L’abbiamo provata in calibro .308 sia al poligono che in caccia: è una carabina classica e allo stesso tempo moderna, pensata per generare il perfetto binomio arma-cacciatore.

Novità presentata a Eos 2022, la Benelli Lupo Wood affianca la prima edizione della bolt action made in Urbino inizialmente proposta solo con calciatura in polimero. Lo scorso anno avevamo provato la carabina in materiale sintetico presso il tunnel di tiro interno alla fabbrica Benelli. In quel caso si era trattato del calibro 30-06, e ne avevamo apprezzato, oltre alla grande precisione intrinseca, sebbene il 30-06 non sia esattamente il calibro più facile al mondo, l’ergonomia, le forme azzeccate e maneggevoli, la scorrevolezza derivante dal trattamento BE.S.T. Ma va detto, con la Lupo Wood Benelli non ha solo completato un’offerta, ha proprio compiuto un deciso passo avanti agganciandosi alla tradizione e al blasone del brand.

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Com’è fatta la Lupo Wood

In effetti, alla scelta estetica di dotare la carabina di una calciatura in legno, che peraltro ne esalta le forme e ne valorizza l’insieme rendendola (siamo nel campo dei gusti personali) sicuramente per molti anche più piacevole da maneggiare, si è anche affiancata l’evoluzione di una calciatura ridisegnata e più funzionale per questo tipo di arma.

Lupo Wood Benelli
La nuova versione in legno della Lupo, la prima carabina prodotta da Benelli, è stata presentata al pubblico italiano in occasione di EOS 2022. Rispetto alla prima versione in polimero è stata modificata la pala del calcio, più alta in questa versione, e la finitura della carcassa.

I legni sono in pregiato noce europeo rifinito con laseratura WoodFX e dotati di predisposizione per il montaggio delle basi per la cinghia. Il calcio, modificato rispetto alla prima Lupo in polimero, è qui di tipo Montecarlo Bavarian e in questa configurazione la pala molto alta e sagomata è studiata per consentire una posizione della testa tale da facilitare il naturale allineamento dell’occhio con le lenti dell’ottica.

Dal punto di vista meccanico la Lupo BE.S.T. Wood presenta un otturatore di tipo push-feed, con tre alette di chiusura e un’azione a 60 gradi che, unito al trattamento BE.S.T, garantisce migliore agilità e velocità di armamento. Trattamento BE.S.T, straordinaria evoluzione e brevetto Benelli, che con le sue doti di rigidità, resistenza, scorrevolezza e, va detto, sofisticata bellezza, è presente anche su manetta dell’otturatore, scatola, leva del blocco otturatore, canna e coprifiletto.

La struttura è di tipo con chassis, ovvero con la carcassa (che presenta in questa versione la particolare colorazione Nature Brown con finiture dorate, cromaticamente molto elegante e adatta ad affiancare il calore del legno) divisa in due parti: scatola di otturazione in acciaio, e scatola di scatto in lega leggera di tipo aeronautico. Questo consente di avere sulle Lupo, sole bolt action al mondo, un sistema di variazione piega e vantaggio (12 le possibili combinazioni) nonché un sistema di regolazione fine della distanza dal grilletto, trigger reach, a tutto vantaggio dell’adattabilità estrema di quest’arma (la distanza tra il calciolo di tipo Progressive Comfort e il grilletto può essere regolato su 6 diverse misure) e del feeling cacciatore-carabina.

La Lupo BE.S.T. Wood è in commercio in 4 calibri che potremmo definire iconici per la caccia continentale: .308 Winchester, 30-06 Springfield, 300 Winchester Magnum e, bella novità e scelta non comune, 8×57 JS, una vera e propria pietra miliare europea.

Il caricatore, perfettamente inserito nella carcassa e senza alcuna sporgenza, è di tipo bifilare amovibile da 5 colpi per tutti i calibri, tranne il 300WM che invece ne ha 4. La sicura è di tipo tradizionale a due posizioni e non sono previste mire metalliche così come non è previsto lo scatto con Stecker per il grilletto che comunque è regolabile nel peso di sgancio da 10 a 20 N.

L’abbiamo provata in calibro .308 al poligono e in caccia

Quest’anno, nel contesto del Benelli Hunting Test Adventure, una due giorni che la casa armiera organizza per presentare e far testare i nuovi prodotti alla stampa, abbiamo potuto maneggiare, provare al tunnel e portare a caccia la versione Wood della Lupo BE.S.T. Bellissima. L’abbiamo descritta da un punto di vista tecnico ma questa è la parte della soggettività, e per quanto mi riguarda maneggiarla in questa veste elegante e moderna insieme, così ergonomica, così sottile ma solida, è stato proprio un grande piacere.

Al tunnel, oltre alla classica rosata da 3 colpi a 100 metri dove tutti abbiamo sparato subMOA e dove ci si è resi conto di come, almeno nel calibro da noi testato (.308 Win) e nel range dei 3 o 4 colpi sparati in breve sequenza, il calore non disturbi troppo la rosata, ho chiesto al tecnico di poter effettuare una prova di tiro rapido senza appoggio simulando di sparare in rapida successione da un’altana ad animali correnti. Percepivo un feeling assoluto con l’arma, la sentivo bene alla spalla, la sentivo ferma e stabile, e ho voluto verificare a 50 metri su un bersaglio di 50cmX50cm. È stato fantastico. Il primo colpo, meglio aggiustato, è finito preciso dentro la mouche, gli altri due, sparando senza aggiustare niente, caricando e premendo il grilletto nel modo più veloce che potessi fare, proprio come di fronte a un cinghiale corrente, sono finiti il secondo 10 centimetri sopra al primo e l’ultimo una 15 di centimetri sotto la mouche. In pratica in un tempo non calcolato ma stimabile come inferiore ai 5 secondi la Lupo Wood mi ha concesso una facilità e fluidità di armamento, un’imbracciata così naturale e confidente specialmente trattandosi di una bolt action, da consentirmi 3 tiri velocissimi a 50 metri dentro un foglio A4 e quindi presumibilmente tutti e tre a segno in contesto di caccia.

Mattia prova la Lupo Wood al tunnel di tiro Benelli
In foto il mio approccio con la Lupo Wood, nel tunnel di tiro Benelli stavo facendo alcune rosate a 100 metri.

E in effetti il giorno successivo siamo usciti nello splendido contesto delle colline piacentine, nella riserva di Montefeltro a Rivergaro, nella speranza di poter vedere uscire dal bosco qualche cinghiale. Con la cartuccia camerata e in posizione di sicura abbiamo aspettato poco più di un’ora prima che un bel maschio giovane di cinghiale si presentasse davanti alla nostra altana a una distanza di poco superiore ai 100 metri.

Sapevo delle doti di balistica della carabina e del calibro .308, nei minuti precedenti avevo preso dei riferimenti e trovato il giusto appoggio, la maneggevolezza e l’ergonomia che avevo percepito al poligono sembravano quasi amplificarsi in caccia, sembravano trovare la loro espressione migliore. Sono sensazioni è ovvio, sono attimi in cui ti rendi conto che ti senti sicuro, non c’è una spiegazione tecnica, è un insieme di cose che però nell’istante decisivo fanno la vera differenza.

Il cinghiale si è presentato inizialmente frontale, mi sentivo così stabile, collegato all’arma e all’obiettivo da aver pensato per un attimo di sparare alla testa, poi ho deciso di aspettare ancora qualche secondo perché mi fosse possibile il classico tiro alla spalla. E così è stato, il proiettile è finito esattamente un palmo dietro alla spalla, regalandomi la grande emozione di un bellissimo abbattimento sul posto, ma soprattutto quella sensazione di adeguatezza, di calma, di fiducia in ciò che si maneggia che solo chi caccia può sapere quanto sia desiderabile dalla propria arma in momenti così determinanti.

In conclusione

La Benelli Lupo Wood è un passo avanti nel mondo delle armi bolt action per quanto riguarda la casa italiana. Ha forme azzeccate e moderne che mettono insieme un’estetica elegante e ricercata ad un’efficacia straordinaria nel generare il perfetto binomio arma-cacciatore. È una carabina bella, un ricercato strumento adatto a molti contesti di caccia, che ho avuto la fortuna di provare nella sua evoluzione e che reputo in grado di sparare benissimo, ma soprattutto di far sparare in modo eccellente chi la scelga.

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CARLO SEVERI
CARLO SEVERI
1 anno fa

Io sono amante delle armi Benelli le possiedo e sono contento dei pregi e delle qualità che mi permettono di fare la differenza a caccia, la Lupo Wood si presenta molto bene e penso che la aggiungerò alle altre già in mio possesso.

Giannetto BURANI
Giannetto BURANI
1 anno fa
Reply to  CARLO SEVERI

preferisco le semiautomatiche, mi piace molto anche la Wood bolt action, anche se Benelli poteva , credo con grande successo poteva farne un modello straight pull, molto di moda oggi giorno,e sarebbe apparsa subito molto piu’ bella della Blaser.cordialita’ ed ossequi sinceri.

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