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Benelli Super Black Eagle 3, la recensione completa

Per oltre due mesi ho testato la terza e più recente versione del supermagnum di casa Benelli, ecco com'è andata.

Dopo aver testato il nuovissimo Raffaello Be Diamond, ho speso gli ultimi due mesi della scorsa stagione per provare un’altra novità della casa armiera di Urbino, il Benelli Super Black Eagle 3. Stiamo parlando della terza generazione della serie di semiautomatici supermagnum probabilmente più famosa al mondo, nata nel lontano 1991 per soddisfare le esigenze dei “waterfowl hunters” americani e che da allora incanta con le sue prestazioni i cacciatori di mezzo mondo. Basti pensare che in USA la seconda generazione del Super Black Eagle è stata per anni in vetta alle classifiche di vendita dei fucili semiautomatici. Capirete, quindi, perché fin dal primo momento che ho visto in Italia il Super Black Eagle 3 (a Hit show 2018) avevo una voglia esagerata di provarlo.

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Finalmente, a novembre dello scorso anno, sono riuscito a metterci su le mani e nei due mesi successi l’ho utilizzato in tutte le cacce d’appostamento che pratichiamo abitualmente, alle anatre, ai colombacci e alle cornacchie. Qui vi racconto come è andata.

Unboxing

Alla consegna il Super Black Eagle 3 si presenta nella nuova valigetta Benelli, di colore nero con interni foderati in iuta, quasi a ricordare le valigette militari. Come di consuetudine, canna separata dal resto dell’arma.

Nella valigetta sono inclusi 5 strozzatori criogenici, di cui due bruniti di tipo Knurled (***/****) e tre classici strozzatori nichelati (*/**/cil). Oltre a questi, la dotazione è quella classica fornita da Benelli: due passacinghia con sgancio rapido, un flacone di BenOil per la manutenzione dell’arma e un kit per la variazione di piega e deviazione.

La versione testata

La versione che ho utilizzato è un calibro 12 supermagnum (camerato 89) con canna da 70 centimetri. Carcassa anodizzata nera, calcio e astina in tecnopolimero nero, canna e gruppo otturatore bruniti, per un look “total black”.

L’unica altra versione disponibile in Italia nel momento in cui scrivo è la MAX 5 che si distingue per la finitura mimetica. Per la canna è possibile scegliere tra due lunghezze, 70 o 65 cm, con la possibilità di avere anche la versione con canna slug.

Sul mercato americano, invece, è possibile trovare il SBE3 in molte altre varianti che vanno dalla versione con calcio e astina in legno fino alle belle versioni mimetiche Mossy Oak® Bottomland™ e GORE OPTIFADE Timber. Forse in futuro alcune di queste le potremo vedere anche in Italia.

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Le prime impressioni

Una volta assemblato, l’estetica del Super Black Eagle 3 mi è subito piaciuta: un fucile veramente bello, con un design moderno, linee squadrate sulla carcassa e morbide su calcio e astina. Un look integralmente nero, con bindella ventilata e leggermente rialzata che va a chiudere in punta alla canna, dove risalta lo zigrino dello strozzatore Knurled. Direi che esteticamente è il semiautomatico presente oggi in commercio che mi piace di più… ma si sa, il gusto estetico è soggettivo!

Imbracciando l’arma, invece, colpisce subito la maneggevolezza. La salita alla spalla è veloce, l’impugnatura dell’astina è perfetta (grazie alle dimensioni variabili e agli zigrini pronunciati), la guancia poggia morbida sul nasello in poliuretano e il peso è veramente contenuto per essere un supermagnum: in questa configurazione pesa 3180 grammi. Se non conoscessi già l’efficacia del Comfortech di Benelli, avrei dubitato di riuscire a sparare su un fucile così leggero delle cariche supermagnum o, addirittura, ultramagnum…

Evidente la maggiorazione dei principali comandi rispetto alle dimensioni standard. Essendo pensato per la caccia agli acquatici, che spesso si svolge in condizioni di freddo intenso, Benelli ha voluto aumentare le dimensioni dei principali comandi per agevolare l’utilizzo dell’arma anche quando si indossano i guanti. Così, il ponticello è allargato per agevolare l’ingresso del dito per lo sparo, sicura e cut off hanno dimensioni maggiorate, così come la manetta di armamento, il pulsante di sgancio dell’otturatore e la finestra di caricamento che è ampliata per favorire l’inserimento delle cartucce.

Le prove di rosata

Per le prove di rosata ho deciso di spingere il SBE3 al limite, testandolo su tre lunghe distanze (30, 40 e 50 metri) con la massima strozzatura (1 stella). Come faccio di solito, ho utilizzato i bersagli reattivi da 30 cm della Birchwood Casey, variando le cartucce utilizzate a seconda della distanza di tiro, per simulare un possibile utilizzo a caccia.

A 30 metri ho utilizzato le MB Long Range della Baschieri & Pellagri, una cartuccia con contenitore pensata per le lunghe distanze, 34 gr di piombo n. 7. I risultati sono stati impressionanti, rosate omogenee e dense con in media 106 pallini a bersaglio (media di 3 prove).

Con l’aumentare della distanza ho aumentato anche la potenza delle munizioni, così a 40 metri ho utilizzando cartucce da 52 grammi di piombo n. 3, le Fiocchi Magnum. Anche qui rosate ben distribuite con un gran numero di pallini a bersaglio (considerando la distanza): una media su 3 prove di 43 pallini a segno.

Infine, ho voluto esagerare testando a 50 metri le Ultramagnum prodotte sempre dalla Fiocchi, 63 grammi di piombo n. 2. Il risultato è stato 18 pallini a bersaglio (media di 3 prove). Rosate non perfette, un po’ sguarnite, ma c’era da aspettarselo visto la distanza e il numero dei pallini (consideriamo però che un singolo pallino del 2 a 50 metri può essere letale).

Come avrete capito le prove di rosata mi hanno realmente impressionato, andando oltre le aspettative. Prima di testarlo, infatti, avevo qualche dubbio sulle reali capacità balistiche del SBE3, sia perché alcune recensioni americane avevano evidenziato problemi di innalzamento del punto d’impatto (problemi che io non ho riscontrato), sia per la lunghezza della canna, una 70 cm che sulle lunghe distanza poteva cedere qualcosa in densità di rosata.

Invece mi son dovuto ricredere, la CrioBarrel di Benelli accoppiata agli strozzatori criogenici restituisce rosate omogenee e compatte sulle lunghe distanze, pur non avendo dimensioni eccessive.

A caccia con il Benelli Super Black Eagle 3

Come faccio sempre, per testare al meglio le reali capaciti del Super Black Eagle 3, l’ho utilizzo a caccia per oltre due mesi, da metà novembre fino alla chiusura della stagione. Soprattutto l’ho testato nelle cacce d’appostamento che pratico abitualmente: alle anatre, ai colombacci e ai corvidi, non disdegnando qualche uscita di caccia vagante col cane da ferma.

Ed è proprio nelle uscite di caccia vagante che ho apprezzato fino in fondo la canna da 70 cm. Il SBE 3 risulta un fucile estremamente maneggevole e leggero, che può essere portato a caccia per un’intera giornata senza appesantire troppo spalle e braccia. In sostanza, con i suoi 3 kg e 200 grammi non sembra neanche di avere tra le mani un supermagnum.

Benelli, così, ha definitivamente superato l’immagine comune che molti cacciatori hanno dei semiautomatici camerati 89 cm, ossia di fucili pesanti e macchinosi che possono essere utilizzati solo nelle cacce d’appostamento. Io ad esempio, l’ho utilizzo con soddisfazione nella caccia al fagiano, per lo schizzo al tordo e per il beccaccino il risaia, sparando senza alcun problema di riarmamento anche delle cariche molto blande da 28 grammi.

È, però, nella caccia d’appostamento alle anatre che il SBE3 mi ha dato le migliori soddisfazioni. Nelle fredde mattine di inizio gennaio, sul Po, ha digerito senza problemi molte magnum e ultramagnum, permettendomi di fare diversi abbattimenti puliti ben oltre i 35 metri. In queste condizioni (in cui l’utilizzo dei guanti, per chi è freddoloso come me, è d’obbligo) ho apprezzato l’utilità dei comandi maggiorati e l’efficacia dell’Easy Locking System che permette di avere sempre la chiusura completa e silenziosa dell’otturatore (probabilmente l’unico vero neo che fino ad ora avevano i semiautomatici di Benelli).

Anche il Comfortech 3, che tanto mi aveva impressionato sul Be Diamond, ha fatto egregiamente il suo lavoro, minimizzando il rinculo di quasi tutte le cartucce che ho sparato. Sì, quasi tutte… perché con le ultramagnum non c’è sistema di ammortizzazione che tenga… il contraccolpo lo sentirete, e bene, soprattutto con le massime strozzature. In fondo è il piccolo prezzo da pagare per avere un supermagnum leggero e maneggevole.

Cosa non mi è piaciuto

Questa volta è veramente difficile trovare un difetto. La cosa che forse mi è piaciuta meno è la finitura opaca della canna, bellissima da vedere ma un po’ delicata. Sarà che venivo da due mesi di utilizzo intenso del Be Diamond che con il trattamento Be.S.T. ha una canna praticamente inscalfibile, ma la finitura del SBE3 si è segnata dopo poche uscite a causa di un leggero sfregamento sui ghiaioni del Po.

Quindi, se pensate di maltrattarlo un po’ è meglio preferire la versione MAX 5 con la finitura camo. Quello che è certo è che mi piacerebbe vedere anche sul Super Black Eagle 3 il trattamento Be.S.T.

Quanto costa?

Il prezzo ufficiale da listino del Super Black Eagle 3 è di 2377€ nella versione Black e di 2756€ per la versione camo MAX 5. Non proprio economico, stiamo però parlando di uno dei supermagnun tecnologicamente più avanzati presenti sul mercato e che rappresenta il top di gamma per questo segmento. Ho girato anche qualche armeria per conoscere il prezzo reale di mercato, che si aggira intorno ai 2100€ per la versione black.

A chi lo consiglio

Consiglio l’acquisto del Super Black Eagle 3 a tutti quei cacciatori che stanno cercando un fucile dal design moderno che possa essere utilizzato con efficienza nelle cacce d’appostamento e che hanno l’esigenza di sparare cariche magnum e ultramagnum, ma che allo stesso tempo vogliono un fucile utilizzabile senza troppi compromessi anche nella caccia vagante.

Cosa mi è piaciuto

  • Il design, moderno
  • I comandi maggiorati, molto utili quando si utilizza l’arma con i guanti
  • La resa balistica, rosate eccezionali anche a lunghe distanze

Cosa non mi è piaciuto

  • La finitura opaca della canna un po’ delicata
  • Poche versioni disponibili nel mercato italiano

Recensione in Pillole

Design - 10
Materiali - 8.5
Tecnologia - 9.5
Affidabilità - 10
Prezzo - 8

9.2

Fantastico

Il Super Black Eagle 3 è un supermagnum leggero e maneggevole che garantisce ottime rosate anche a lunghe distanze, perfetto per le cacce d’appostamento ma che può essere utilizzato senza troppi compromessi anche nella caccia vagante

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